MILANO – Il Ftse Mib archivia la seduta in ribasso (-1,44% a 23.090 punti) con l’umore del mercato ancora una volta dettato dagli sviluppi dell’emergenza coronavirus esplosa in Italia. Con l’ultimo bilancio che parla di 288 contagiati, l’Italia è il paese non asiatico più colpito da Covid-19 e la prospettiva data per quasi sicura dagli analisti è di una recessione tecnica per il paese con Pil giù nel primo trimestre dell’anno. In lieve allargamento lo spread a ridosso di quota 150 punti base nonostante i buoni riscontri dall’asta Ctz e Btpei, con domanda molto sostenuta per la scadenza più lunga (Btpei 2032).
Tonfo di Enel
Tra le big del listino milanese, spicca il tonfo del 2,8% per il peso massimo Enel. Sotto la lente del mercato i risultati finanziari 2019 della controllata spagnola Endesa. In particolare, Endesa ha chiuso il 2019 con un Ebitda in rialzo del 5,9% a 3,84 miliardi di euro e con un utile netto ordinario di 1,56 miliardi. L’utile netto reported è invece crollato a 171 milioni da 1,42 miliardi di un anno fa dopo svalutazioni (consensus a 480 milioni). Molto male anche Eni (-1,58%) scivolata sotto la soglia dei 12 euro, sui nuovi minimi dal 2016.
Sprofonda Banco Bpm
Peggior performer di giornata con oltre -4% è stata Banco Bpm. Equita Sim ha calcolato in calo dell’8% degli utili del settore bancario italiano se peggiorerà il quadro macro. Moderato rimbalzo per la Juventus (+0,65%) che ieri è crollata di oltre l’11% complice la decisione di giocare Juve-Inter a porte chiuse, ma anche a seguito dei conti del primo semestre 2019/2020 diffusi venerdì scorso e che vedono una perdita di 50,3 milioni (rispetto all’utile di 7,5 milioni dell’analogo periodo dell’esercizio precedente). Il titolo Juve nell’intraday era sceso sotto quota 1 euro per la prima volta dal 2018.
(AWE/Finanza.com)