Roma, Raggi: “Ai sindaci subito poteri come il modello di Genova per accelerare le opere”

La richiesta della sindaca della Capitale

Foto Andrea Panegrossi / LaPresse in foto Virginia Raggi

ROMA – “Se con 27 milioni volessi rifare tutte le aree giochi della città attraverso le gare europee previste dalla legislazione ordinaria, impiegherei tre legislature. Il codice appalti va riformato, ma prima ancora bisogna dare ai sindaci ampi poteri in deroga, come è successo a Genova, per realizzare i lavori di cui le città hanno bisogno. Non possiamo aspettare i tempi di una riforma, ma dobbiamo partire subito. Tanto più ora che dobbiamo combattere gli effetti del coronavirus e dobbiamo mettere a terra i 7,5 miliardi che il governo ha stanziato con una risposta formi- dabile e rapidissima per sostenere l’economia”. Così sindaca di Roma, Virginia Raggi, in una intervista al Sole 24 ore.

“L’Italia ha bisogno di ripartire subito, non possiamo più aspettare. A Roma dobbiamo avviare il progetto della stazione Colosseo della linea C, che vale 500 milioni: devo aspettare due anni per fare la gara europea? I cittadini ci chiedono tempi rapidi e anche la pesantissima stagnazione in cui il coronavirus ci ha portato richiede risposte rapidissime. Oggi il piano Marshall non riguarda le risorse, ma gli strumenti e i tempi. Servono subito poteri speciali, in deroga alla legislazione ordinaria, affidati ai sindaci e alle loro strutture tecniche. E insieme va avviata una riforma del codice per semplifi- care drasticamente, perché le norme ordinarie fatte finore non sono adeguate, non hanno mai funzionato. Lo dimostra che per rifare Ponte Morandi con tempi certi abbiamo dovuto procedere in deroga.

E anche a Roma, quando bisognava rispettare tempi certi, dal Giubileo ai Mondiali di nuoto, si è dovuto andare in deroga alla legislazione ordinaria con decreti legge”.

(LaPresse)

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