ROMA – Piovono le prime disdette degli ordini in più di una azienda agricola su quattro (27%) per il crollo della domanda alimentare dopo la paralisi del turismo, i ristoranti vuoti, la chiusura forzata delle mense scolastiche e le difficoltà per l’export. E’ quanto rivela la prima analisi Coldiretti/Ixè sugli effetti dell’emergenza Coronavirus sull’agroalimentare Made in Italy. In occasione del primo weekend di avvio della campagna #MangiaItaliano nei mercati e negli agriturismi di Campagna Amica.
Una mobilitazione per difendere la principale ricchezza del Paese che con la filiera allargata dai campi agli scaffali fino alla ristorazione vale 538 miliardi di euro pari al 25% del Pil e offre lavoro a 3,8 milioni di persone. Un patrimonio – sottolinea la Coldiretti – messo a rischio dall’espansione del Covid-19. Che sta provocando gravi difficoltà produttive, logistiche e commerciali a livello nazionale. Senza dimenticare i pesanti danni di immagine e gli effetti del crollo del turismo che è sempre stato un elemento di traino del Made in Italy agroalimentare all’estero. Amplificato dallo stop forzato alle Fiere che sono un momento importante di promozione. E non si vede una soluzione a breve visto che – continua la Coldiretti – per oltre la metà (51%) delle aziende l’impatto economico negativo è purtroppo destinato a durare nel tempo.
(LaPresse)