MILANO – Al 24esimo giorno di battaglia con il coronavirus, la Lombardia fa ancora i conti con un aumento dei contagiati e dei morti, mentre calano in media i ricoveri in terapia intensiva. Ed è alle prese con un ping pong sull’asse Milano-Roma sulla “diversa percezione della gravità della situazione”, per dirla con le parole del governatore Attilio Fontana, e sull’ospedale in due padiglioni dell’ex Fiera, che ospiterebbe 500 posti di terapia intensiva per i Covid-19.
Il commissario straordinario del governo, Domenico Arcuri, chiede tempo nella call di giornata con i vertici della Regione, e per martedì è attesa una risposta della protezione civile. Sulla realizzazione di questa struttura si concentrerà il lavoro di Guido Bertolaso, fresco di nomina e atteso nelle prossime ore.
Intanto, il premier Giuseppe Conte assicura “massima attenzione” per la situazione in Lombardia e chiama anche la direzione del Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Ma partiamo dai numeri. I positivi sono 13.272, più 1.587, i ricoverati in ospedale sono 4.898, più 602 rispetto a ieri. “C’è una crescita costante ma non esponenziale”, dice l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, che parla anche di “sforzo titanico” e di una “battaglia che vogliamo vincere”.
Per i ricoveri di terapia intensiva l’aumento è di 35, sono 767 in totale
Un dato in calo rispetto alla media di 45, ma “non cantiamo vittoria – ammette – anche perché i decessi sono 1.218, con una crescita di 252”. Dopo i primi giorni con la provincia di Lodi messa a dura prova come primo focolaio, è quella di Bergamo sempre la più colpita, con 3.416 casi, 552 in più nel giro di 24 ore.
La diatriba con il governo va avanti
Fontana assicura di non avere un intento polemico, ma durante la giornata mette i puntini sulle ‘i’. “Un conto è vivere drammaticamente sul campo la situazione e altro conto viverla in una parte del Paese dove forse non si percepisce la gravità di questo fatto”, sottolinea il governatore. Se i posti in terapia intensiva sono saliti a 1.200 e anche il reclutamento dei medici è stata allargata all’estera, i nodi principali sono la ricerca dei respiratori (140 sono attesi in settimana) e delle mascherine. “Non voglio fare polemica, ringraziamo la protezione civile ma noi abbiamo bisogno di 300mila mascherine al giorno. Sono 24 giorni che cerchiamo di trovarle. Oggi ne abbiamo recuperato 700mila mascherine, che ci consentiranno di utilizzarle per due giorni e mezzo o tre”, sottolinea dal canto suo Gallera.
In cima all’agenda della Regione, al lavoro anche per rimodulare le strutture ospedaliere già esistenti, c’è però la costruzione di un ospedale per i pazienti Covid-19 all’ex Fiera, nuova missione per Bertolaso. “Sono molto felice che possa dare una mano alla Regione Lombardia, sarò felice di poter lavorare assieme a lui”, assicura il capo della protezione civile, Angelo Borrelli.
Si tratta di una corsa contro il tempo
“Un modulo è già pronto, sostanzialmente mancano i respiratori e gli allacciamenti. Credo che nello spazio di 5-6-7 giorni potremmo concludere tutto gradualmente”, chiarisce il governatore. Questo ospedale “sarebbe un polmone per noi che siamo in questa situazione di difficoltà ma potrebbe essere utile – conclude – anche per il resto d’Italia, se dovesse, Dio non voglia, estendersi al resto del Paese”. (LaPresse)