Il Mit isola la Sicilia. Conte: “Non servono nuovi divieti, basta rispettare quelli in vigore”

Blocco ai collegamenti aerei e marittimi: solo due voli al giorno verso Roma e spostamenti attraverso lo scalo di Villa San Giovanni per lavoro o salute

Foto Filippo Attili/Palazzo Chigi/LaPresse 11-03-2020 Roma, Italia PoliticaIl Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha tenuto a Palazzo Chigi una conferenza stampa con il Ministro dell'economia e delle finanze, Roberto Gualtieri, e il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Nunzia Catalfo.DISTRIBUTION FREE OF CHARGE - NOT FOR SALE - Obbligatorio citare la fonte LaPresse/Palazzo Chigi/Filippo Attili

ROMA – La Sicilia resta isolata per il coronavirus: il ministero dei Trasporti ha sospeso i collegamenti da e per l’isola. Il premier Giuseppe Conte ha intanto dichiarato, a fronte delle richieste di ulteriori provvedimenti, che non c’è bisogno di nuovi divieti, ma che bisogna invece seguire quelli in vigore.

Un ‘muro’ sullo Stretto: il ministero isola la Sicilia i collegamenti con la terraferma

Non si potrà arrivare né partire dalla Sicilia: questa è la decisione del Mit. La ministra Paola De Micheli ha firmato il decreto dopo che il governatore della Trinacria Nello Musumeci ha lanciato l’allarme sul possibile ritorno in massa dalle regioni del Settentrione. “Sono arrivate oltre 31mila persone in pochi giorni” ha allertato il governatore. L’accordo tra governo centrale e regione prevede la sospensione dei collegamenti aerei, nazionali e internazionali. L’unico modo di muoversi sarà attraverso due soli voli al giorno, previsti tra Roma e Palermo-Catania. Bloccati anche i servizi automobilistici interregionali e i servizi marittimi per il trasporto dei passeggeri. Soltanto il movimento delle merci verrà garantito. Gli spostamenti sono permessi soltanto dallo scalo di Villa San Giovanni e Reggio Calabria e soltanto per motivi di lavoro o salute.

Il premier Conte contro l’ondata di panico: “Non servono nuovi divieti”

Il premier Giuseppe Conte cerca di mettere un freno al panico dilagante. Da un lato i social, dall’altro le istituzioni locali. Che cercano di mostrare i muscoli a fronte della scarsità dei servizi della pubblica sanità. Ma bisognerà aspettare per vedere almeno i primi risultati dei provvedimenti presi dal governo. “Dobbiamo attendere qualche settimana – ha dichiarato il premier –. Per il resto non servono nuovi divieti, bisogna soltanto rispettare quelli che ci sono”. Dalla Lombardia, invece, il governatore Fontana spiega che iniziano già a vedersi i primi segni di miglioramento con un calo dei contagi.

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