Coronavirus, l’Ue chiude le frontiere esterne. A Parigi è fuga dalla città, stop ai fedeli a Lourdes

L’Unione europea ha deciso: frontiere chiuse dalle 12 di oggi. E anche la Francia adotta le stesse misure restrittive già in essere nel nostro Paese: stop alla circolazione mentre a Parigi prese d’assalto le stazioni ferroviarie da chi scappa dalla Capitale prima del blocco della circolazione

La Grotta di Lourdes (Foto LaPresse)

Mezzogiorno di fuoco, l’Ue chiude le frontiere esterne. E stesso in giornata è prevista una riunione straordinaria del Consiglio europeo che verrà trasmessa in videoconferenza. In Venezuela il Presidente Maduro ha proclamato la quarantena sociale. In fibrillazione anche l’America di Trump, così come il Belgio del re Filipe che ha dichiarato “crisi senza precedenti”.

La Francia corre ai ripari

Anche la Francia cerca di trovare un rimedio all’espandersi della pandemia: da mezzogiorno, infatti, stop alla circolazione mentre a Parigi prese d’assalto le stazioni ferroviarie da chi scappa dalla Capitale prima del blocco della circolazione. Così come in Italia, anche in Francia “ogni spostamento – secondo le misure previste dal governo – dovrà essere giustificato mediante autocertificazione, pena multe fino a 135 euro”. Il tutto per “almeno 2 settimane” ha detto il ministro della salute, Olivier Véran.

L’allarme: chiude Lourdes

Anche in Francia comincia il collasso della sanità. Nell’alto Reno uno dei focolai, “i reparti di rianimazione sono saturi – dice il prefetto della regione Grand Est, Josiane Chevalier il numero delle persone contagiate continua a crescere ogni giorno”. E  il ministro delle Finanze, Bruno Le Maire, ha annunciato “un pacchetto di aiuti per 45 miliardi di euro da destinare a imprese e lavoratori. Il governo – ha aggiunto – stima un calo dell’1% del Pil nel 2020. Il coronavirus causerà anche una guerra economica e finanziaria”. E perfino il Santuario di Lourdes “chiuderà per qualche tempo”, ha detto il rettore, monsignor Olivier Ribadeau Dumas.
Germania: alto il rischio contagioE’ scattato da oggi l’allarme anche in Germania con “rischio contagio alto”. Lo rende noto in conferenza stampa il Presidente del Robert Koch Insitut tedesco, Lothar Wieler – La politica di contenimento della malattia sarà portata avanti”. La Germania finora conta 6012 positivi al test ma “sappiamo – ha aggiunto – che sono molti di più. I test vanno fatti in modo molto strategico”.
Polonia: positivo ministroIl ministro per l’ambiente Michal Wos ha il coronavirus. “Dopo aver appreso domenica che un addetto alle foreste con cui ho avuto contatti aveva il coronavirus – ha dichiarato – sono andato in quarantena e sono stato sottoposto al test. Il risultato è stato positivo. Sto bene. Ringrazio i medici ed esprimo la mia solidarietà a tutti coloro che sono malati”. In Polonia finora registrati 156 casi e 3 morti. Ora ha chiuso i suoi confini agli stranieri, sospeso i trasporti internazionali e chiuso università e scuole per arginare l’epidemia. 
Belgio: è piena crisiLaconico re Philippe, definendo la pandemia: “Crisi senza precedenti” e invita la popolazione a restare a casa anche perché “gli ospedali sono saturi”. Nel Paese in queste ore i morti salgono a 10 mentre il Centro di crisi nazionale ha già segnalato 172 nuove infezioni nella mattinata di ieri.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome