Coronavirus, Salvini all’attacco: “Meglio tardi che mai, ma non è plausibile comunicare di notte”

"Meglio tardi (troppo tardi) che mai, ieri notte ci hanno dato retta, annunciando l’ennesimo decreto (che ancora non c’è), anche se mezza Italia si chiede se domani dovrà andare a lavorare o no. Non è questo il modo di agire e dare certezze agli Italiani!"

Foto Roberto Monaldo / LaPresse in foto Matteo Salvini

ROMA – Coronavirus, Salvini all’attacco: “Meglio tardi che mai, ma non è plausibile comunicare di notte”. “Meglio tardi (troppo tardi) che mai, ieri notte ci hanno dato retta, annunciando l’ennesimo decreto (che ancora non c’è), anche se mezza Italia si chiede se domani dovrà andare a lavorare o no. Non è questo il modo di agire e dare certezze agli Italiani!”. Lo scrive su Facebook il leader della Lega Matteo Salvini.

“Così non si può andare avanti, fra annunci di notte e confusione di giorno, fra sottovalutazione e improvvisazione, fra ministri che scherzano e morti che aumentano.

Noi vogliamo con tutto il cuore aiutare, collaborare, migliorare, risolvere problemi: ad oggi purtroppo non ci è permesso farlo. Vi pare normale? Non possiamo stare zitti e assistere ad un disastro, oggi sanitario e umano, domani sociale ed economico.

Sarebbe un silenzio che i nostri figli non ci perdonerebbero.

Non viviamo in un regime, siamo e vogliamo restare in Democrazia”. Lo scrive su Facebook il leader della Lega Matteo Salvini.

 “Sarebbe un silenzio che i nostri figli non ci perdonerebbero. Non viviamo in un regime, siamo e vogliamo restare in Democrazia. A questo punto, chiederemo tutti insieme al Presidente Mattarella un incontro urgente perché tutti possano dare il loro contributo per aiutare gli Italiani, l’uomo solo (o la coppia sola) al comando non bastano per salvare il Paese”. Lo scrive su Facebook il leader della Lega Matteo Salvini.

(LaPresse)

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