Arcuri: “Imploriamo gli italiani, rispettate le misure”. L’Oms lancia l’allarme sugli Stati Uniti

"Gli Usa possono diventare il prossimo epicentro del contagio”

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse Nella foto Domenico Arcuri

ROMA“Imploriamo gli italiani, rispettate le misure” è l’appello di Arcuri, commissario straordinario all’emergenza Coronavirus. “Li ringrazio, ma non basta: bisogna essere chiari, è importante attenersi alle prescrizioni”. E ha comunicato che nelle zone più colpite sono in arrivo circa 300 medici in supporto. “I medici – ha aggiunto – sono la categoria che sta vivendo sulla propria pelle questa emergenza, anche a costo della vita”. Ma oltre ai medici, in arrivo “anche 500 infermieri nelle stesse aree a forte impatto col virus”.

I ringraziamenti

“A tutti i lavoratori e ai sindacati dico grazie, per lo sforzo e per la pazienza che hanno avuto in queste ore. Ieri abbiamo distribuito 4mln e 900 mila mascherine, quelle professionali per il personale sanitario, una imponente consegna: sono oltre 1 milione di mascherine consegnate al giorno. Siamo cresciuti sotto questo profilo, ma dobbiamo puntare sulla produzione interna di materiale sanitario indispensabile ai nostri ospedali e al personale medico. Senza queste che io chiamo ‘munizioni’ per combattere questo nemico sconosciuto e forte non possiamo farcela. Ringrazio -ha aggiunto Arcuri – il governo tedesco per averci aiutato a trasferire pazienti nei loro ospedali, ringrazio il lavoro del ministero degli Esteri che ha costituito una unità di crisi e ringrazio il ministro di Maio per la ricerca e l’acquisizione di queste munizioni. Nel nostro Paese ci servono 90 milioni di mascherine al mese. E purtroppo per altre otto settimane saremo ancora dipendenti dalla produzione estera. Le mascherine non sono come la pasta che possiamo comprarle al supermercato, siamo dentro a una guerra commerciale per l’accaparramento di questo materiale e del resto del materiale sanitario che non siamo in grado di produrre. Ma per fortuna abbiamo paesi alleati che ci aiutano”.

Allarme Oms per gli Usa

Intanto l’Organizzazione Mondiale della Sanità lancia l’allarme: “Gli Stati Uniti possono diventare il prossimo epicentro del contagio”. Finora in America sono almeno 48mila i casi acclarati di coronavirus mentre sono già 610. Nello Stato di New York, si contano più di 25mila casi, confermati anche dal governatore Andrew Cuomo ha lanciato un monito a Donald Trump: “Non c’è gara tra lo scegliere tra riaprire l’economia e salvare vite umane”. La sua è un’esplicita critica al fatto che il Presidente Usa ha detto di “voler riaprire l’economia per non danneggiarla con misure anti-coronavirus eccessivamente restrittive”. Poi l’Oms valuta l’attuale situazione nel nostro Paese: “In Italia – ha detto Margaret Harrisc’è un barlume di speranza. Negli ultimi due giorni abbiamo visto un minor numero di nuovi casi e di morti, ma è ancora molto, molto presto per fare valutazioni ottimistiche”.

Altro positivo in Brasile

Ad oggi, secondo i dati della Johns Hopkins University “sono già 35mila i casi accertati negli Stati uniti e almeno 471 morti”. Per cui “l’America è il terzo Paese con il maggior numero di contagiati, dopo Cina e Italia”. E in Brasile sono saliti a 25 i morti con 604 i casi confermati nei 26 Stati e nel Distretto Federale, è stato dichiarato un altro paziente positivo al test. Si tratta di residente della favela Cidade de Deus, ad ovest di Rio de Janeirdove Fernando Meirelles

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