Coronavirus, approvato il decreto. Conte: “Soddisfatto e orgoglioso della reazione dei cittadini”

Il premier: "La stragrande maggioranza di cittadini si sta conformando a queste nuove regole e nuove abitudini di vita"

“Misure flessibili, che si adeguano alla diffusione del contagio”: è il solco lungo il quale si sta muovendo il governo di Giuseppe Conte. Ed è il solco che ha tracciato il nuovo decreto approvato dal Consiglio dei ministri, con il quale, ha spigato il premier è stato anche “regolamentato in maniera più puntuale e trasparente i rapporti con il Parlamento. Prevediamo che ogni iniziativa venga trasmessa ai presidenti delle Camere e che io o un ministro delegato vada a riferire in Parlamento”.

Messo mano anche alle relazioni con le Regioni: “Abbiamo regolamentato i rapporti tra loro e lo Stato: lasciamo che possano adottare misure anche più restrittive, ma rimane la funzione di coordinamento e omogeneità assicurato dal Governo”.

“Sono soddisfatto e orgoglioso della reazione che tutti i cittadini stanno avendo – ha aggiunto Conte in conferenza stampa -. Le forze dell’ordine stanno facendo un attento monitoraggio ma la stragrande maggioranza di cittadini si sta conformando a queste nuove regole e nuove abitudini di vita”. 

Come già annunciato, inasprite le multe per chi trasgredisce l’obbligo di stare a casa uscendo solo per motivi urgenti: “Va dai 400 euro a 3mila euro, ma qualora la violazione fosse compiuta con un veicolo la sanzione verrebbe aumentata fino a un terzo, dunque non c’è il fermo amministrativo.  “Quando abbiamo adottato un provvedimento di chiusura delle attività produttive abbiamo avuto un confronto con sindacati e associazioni di attività imprenditoriali. Detto questo stiamo ancora lavorando con i sindacati perché decidere quali attività sono essenziali e quali no è difficile”.

“L’Italia – ha dichiarato Conte – non ha mai affrontato una situazione di questo tipo. Col senno di poi si può sempre fare meglio. Detto ciò stiamo facendo aggiustamenti”.

In conferenza stampa, il presidente ha chiarito anche la fake news riguardante una quarantena prolungata fino alla prossima estate: “La data del 31 luglio non è quella delle misure restrittive. Confidiamo di rimuoverle molto prima”.

“Mi auguro – ha proseguito – che non ci siano scioperi di sorta, il Paese non se lo può permettere. Mi rifornisco anche ai carburanti. Dobbiamo garantire l’approvvigionamento di tutti i servizi essenziali quindi posso assicurare che sarà garantita la filiera alimentare ma anche l’approvvigionamento del carburante”

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