Consiglio Ue, Conte: “La bozza delle conclusioni è inaccettabile. Soluzione entro 10 giorni”

La linea del premier in videoconferenza al Consiglio europeo

Foto Filippo Attili / Palazzo Chigi / LaPresse in foto Giuseppe Conte

ROMA – A quanto si apprende, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che oggi ha partecipato al Consiglio Ue in videoconferenza, ha chiesto all’Europa di “battere un colpo e trovare una soluzione adeguata alla grave emergenza che tutti i Paesi stanno vivendo”. A quanto si apprende, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che oggi ha partecipato al Consiglio Ue in videoconferenza, non ha accettato la bozza di conclusioni della riunione. Nonostante gli sherpa italiani avessero ottenuto l’eliminazione di qualsiasi riferimento al Mes.

Servono strumenti innovativi

A quanto si apprende, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che oggi ha partecipato al Consiglio Ue in videoconferenza, ha chiarito che “nessuno pensa a una mutualizzazione del debito pubblico: ciascun Paese risponde per il proprio debito pubblico, e continuerà a risponderne”. L’Italia peraltro, ha ricordato Conte, “ha le carte in regola sulla finanza pubblica. Il 2019 è stato chiuso con un rapporto deficit/Pil di 1,6 anziché 2,2 come programmato”. Si tratta, invece, “di reagire con strumenti finanziari innovativi e realmente adeguati a reagire a una guerra che dobbiamo combattere insieme per vincerla quanto più rapidamente possibile”.

La linea dura del premier

“Come si può pensare che siano adeguati a questo shock simmetrico strumenti elaborati in passato, costruiti per intervenire in caso di shock asimmetrici e tensioni finanziarie riguardanti singoli Paesi? Se qualcuno dovesse pensare a meccanismi di protezione personalizzati, elaborati in passato, allora voglio dirlo chiaro. Non disturbatevi, ve lo potete tenere, perché l’Italia non ne ha bisogno”. E’ quanto detto, a quanto si apprende, dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte al Consiglio Ue in videoconferenza di oggi.

La richiesta al Consiglio europeo

Una soluzione istituzionale al coronavirus, preparata dai ‘5 presidenti’ dei principali organi dell’Ue (Commissione, Consiglio, Europarlamento, Banca centrale ed Eurogruppo). Da elaborare entro 10 giorni per poi avere il via libera dei leader delle varie capitali, riuniti nel Consiglio.

(LaPresse)

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