ROMA – In Italia si è vicini alla fase di discesa: ad annunciarli gli scienziati che stanno seguendo l’andamento epidemiologico del Covid-19: “Serve ancora qualche giorno per la discesa. Il punto è la velocità con cui la curva scenderà: questo dipenderà dall’efficacia delle misure di contenimento”. Il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, nelle scorse ore ha confermato il trend: “In queste ore la curva dei contagi cresce ma si mostra più lineare, regolare. Questo vuol dire che, con i numeri a disposizione e le elaborazioni dei virologi ed epidemiologi, possiamo aspettarci il raggiungimento del picco nel giro di 7-10 giorni e, ragionevolmente, la diminuzione del contagio”.
L’aggiornamento dell’Iss
Nell’ambito delle attività per fronteggiare il Covid -19 e in particolare per garantire la sicurezza degli operatori sanitari, l’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato un aggiornamento del documento con le indicazioni sull’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale durante l’assistenza ai pazienti. Lo comunica lo stesso Iss in una nota. Le indicazioni fornite “tengono conto delle evidenze scientifiche ad oggi disponibili a tutela della salute dei lavoratori e dei pazienti e degli orientamenti delle più autorevoli organizzazioni internazionali, e sono state redatte sulla base delle evidenze che giornalmente emergono da medici ed infermieri impegnati in prima linea nei reparti e nei servizi del Ssn. Le indicazioni sono anche state esaminate e approvate dal Comitato Tecnico Scientifico attivo presso la Protezione civile e fatte proprie dal ministero della Salute”.
Il documento, spiega l’Iss, indica quali sono i dispositivi di protezione (guanti, mascherine, camici o occhiali) nei principali contesti in cui si trovano gli operatori sanitari che entrano in contatto con i pazienti affetti da Covid-19 raccomandando l’uso delle mascherine con filtranti facciali (FFP2 e FFP3) in tutte le occasioni a rischio. Viene anche sottolineato che le indicazioni fornite devono trovare una declinazione a livello locale, tenendo conto anche dei contesti organizzativi ed assistenziali delle specifiche caratteristiche individuali di rischio degli operatori.
“Queste indicazioni sono improntate al principio di precauzione per garantire la salute e la sicurezza di tutti gli operatori sanitari – spiega il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro -. Nella situazione attuale caratterizzata talora da criticità sui Dpi, si è ritenuto necessario, in coerenza con le strategie adottate anche da altre agenzie internazionali, fornire indicazioni che, in base alle sopra citate evidenze, suggerissero criteri di priorità per gli operatori a più elevato rischio professionale”.
UC