ROMA – Accordo a tre sugli ammortizzatori sociali, per una platea potenziale di 10 milioni di lavoratori. Dopo un tavolo a oltranza conclusosi nella notte, parti sociali e Associazione bancaria italiana hanno firmato al Ministero del Lavoro la convenzione fino a dicembre 2020 per l’anticipazione della cassa integrazione prevista dal decreto Cura Italia contro l’emergenza Covid-19. In pratica le banche anticiperanno i trattamenti ordinari di sostegno al reddito previsti nel Decreto Legge ‘cura-Italia’ rispetto ai normali tempi di 2-3 mesi di pagamento dell’Inps.
Modalità semplificate
Abi ha concordato modalità semplificate determinando l’importo dell’anticipo fino a 1.400 euro netti per la cig a zero ore fino a 9 settimane – assegno proporzionato, se per periodi inferiori o se part-time – “adottando condizioni di massimo favore per evitare costi a carico dei lavoratori”. La convenzione si presenta come un’operazione a costo e burocrazia zero per il lavoratore. In concreto gli istituti di credito, esattamente come accadde post crisi del 2009, anticiperanno le somme della cassa e verranno poi ristorati dall’Istituto di previdenza. L’apertura di credito cesserà con il versamento da parte dell’Inps del trattamento di integrazione salariale– che avrà effetto solutorio del debito maturato – e, comunque, non potrà avere durata superiore a sette mesi. La convenzione favorisce anche la gestione delle pratiche in ‘remoto’, così da limitare l’accesso in filiale alle esigenze indifferibili.
Esulta il ministro Catalfo
“Un risultato molto importante grazie al quale milioni di lavoratori potranno vedersi riconoscere dalle banche una rapida anticipazione dell’importo del trattamento d’integrazione salariale che gli spetta”, esulta la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo, che conta nel decreto in arrivo di aprile di rifinanziare la cassa “in modo importante e dove necessario ampliarla di ulteriori settimane”. I tempi dei primi assegni per marzo? L’erogazione “avverrà entro Pasqua”, assicura il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli.
Sindacati d’accordo
Le reazioni dei sindacati all’accordo sono tutte positive. Per la Cgil si tratta di un “importante segnale, una risposta per le lavoratrici e i lavoratori che, in una fase complicata per tutto il Paese, vedranno tutelato il loro reddito”, mentre la leader Cisl Annamaria Furlan parla di “buona intesa”, con “certezze alle famiglie italiane che non possono aspettare tempi lunghi. Quindi senza nessun costo per i lavoratori”. Per Carmelo Barbagallo la Uil “ha perseguito questo obiettivo sin dai primi giorni della terribile crisi sanitaria e ha voluto fortemente questa intesa, che consideriamo un fatto positivo e di buon senso”.
(LaPresse/di Alessandro Banfo)