MILANO – “La madre di tutte le recessioni è arrivata”. È la sintesi, in piena emergenza coronavirus, contenuta nel titolo del rapporto domenicale del capo economista di Unicredit. “Nessuno sa come andrà a finire nel prossimo anno o due. M sembra scontato che il secondo trimestre vedrà il più grande crollo del Pil nella storia moderna, forse nell’ordine del 20%”, si legge. Si attende, inoltre, un calo del Prodotto interno lordo a livello globale del 6% quest’anno “con una forte contrazione nel primo metà” del 2020. Con un rimbalzo nel 2021 segnato da una crescita fra l’8 e il 9%. Il rapporto del capo economista di Unicredit calcola poi una contrazione dell’economia Usa dell’11% per l’anno in corso, mentre per quello seguente ci sarebbe un’impennata di circa il 12%. Ancora, se per l’Eurozona si stima un calo del 13% del Pil per quest’anno e un effetto rimbalzo con un +10% nel 2021, in Italia si stima un declino del Pil del 15% per il 2020, “il calo peggiore in 60 anni”, e una crescita di circa il 9% per il 2021.
(AWE/LaPresse)