Pasqua e Pasquetta: controlli a tappeto, no agli spostamenti nelle seconde case

AP Photo/Alessandra Tarantino

Pasqua e Pasquetta, dal Viminale l’ordine di super controlli. Allertati anche i prefetti affinché rafforzino le misure di restrizione. E’ severamente vietato spostarsi nelle località turistiche e nelle seconde case per le prossime festività pasquali.Urge una ulteriore stretta, dunque, ora che si iniziano a vedere i primi segnali di miglioramento con diminuzione delle mortalità e dei ricoveri in terapia intensiva per contagio da Covid-19.

La direttiva

E’ a firma del capo di Gabinetto del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. L’obiettivo resta quello di rafforzare le misure di controllo per evitare inutili quanto dannosi spostamenti verso altre località che non siano quelle di residenza. “I dati sull’epidemia – si legge nella direttiva – mostrano i primi segnali di efficacia delle misure di contenimento. E’ quindi importante che queste misure siano pienamente operative in vista delle imminenti ricorrenze pasquali, tradizionalmente caratterizzate da un incremento dei flussi di traffico, in particolare sulle autostrade e sulle principali arterie di collegamento extraurbane del nostro Paese”.

Il divieto

“E’ del tutto evidente – si legge nella nota – che, nell’attuale contesto emergenziale, in applicazione delle specifiche disposizioni restrittive della libertà di circolazione, tuttora in corso di validità, non sarà possibile per la popolazione effettuare i consueti trasferimenti verso località a richiamo turistico al fine di confermare l’incisività delle misure di contenimento, si invitano i prefetti a dedicare la massima attenzione nella predisposizione di mirati piani di rafforzamento della vigilanza e del controllo sui movimenti che possono avere luogo in questo periodo, in modo da garantire un presidio del territorio diffuso e percepibile dalla cittadinanza. In particolare” si sollecita “la promozione di ogni utile iniziativa per assicurare l’osservanza delle previste limitazioni riguardanti gli spostamenti all’interno dello stesso comune e tra località diverse, compreso il divieto di recarsi presso abitazioni differenti da quella principale, tra cui le seconde case utilizzate per le vacanze”.

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