Toscana, Rossi: “Un libera tutti che può diventare un disastro”

L'intervento del governatore

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Enrico Rossi

MILANO – “Non faremo come la Lombardia. Ma il problema mi sembra più ampio” ovvero “non è il quando, ma come riaprire, e che cosa deve essere riaperto. E soprattutto come organizzare questa apertura. Iniziando, intanto, ad essere informati sulle attività produttive già autorizzate dalle prefetture”. Così il governatore della Toscana, Enrico Rossi, in un’intervista al Corriere della sera parlando delle riaperture, a partire da martedì, di librerie e esercizi commerciali. Un elenco? “Io non ho visto niente e credo anche gli altri governatori. Martedì cercheremo di capirlo insieme con un confronto con le prefetture – spiega -.

Le Regioni sono state criticate sull’emergenza coronavirus per la difformità delle loro decisioni, ma temo che, analizzando le scelte delle varie prefetture, troveremo notevoli differenze addirittura tra province. Si costringono i cittadini a restare a casa e poi, grazie anche al consenso assenso, non si sa quali aziende stanno aperte. L’elenco non ci serve per chiudere le attività aperte, ma solo per garantire la sicurezza sanitaria ai lavoratori. Poi io ho alcune proposte da fare”. E ancora: “Si deve ripartire in totale sicurezze e per far ciò è necessaria un’apertura graduale. Bisogna dare le giuste priorità alle attività produttive. Altrimenti si rischia un ‘bomba libera tutti’, con il rischio di un disastro”.

(LaPresse)

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