Coronavirus, Patuanelli: “Nel prossimo Dl indennizzi a fondo perduto alle imprese”. L’Oms: “Il governo spieghi il massacro delle Rsa”

Foto LaPresse - Andrea Panegrossi

“Nel prossimo Dl indennizzi a fondo perduto alle imprese”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo, Stefano Patuanelli, che ha aggiunto: “Nel prossimo decreto  ci saranno misure di ristoro e indennizzo a fondo perduto, stiamo valutando di replicare il modello francese e tedesco. Si tratta di 4 milioni di imprese, quindi mille euro sono 4 miliardi e 10 mila euro sono 40 miliardi, quindi le cifre non potranno discostarsi tanto da Francia e Germania. E’ giusto concentrarsi sulle imprese più piccole”, ha detto, citando tra i settori interessati quello florovivaistico.

L’Oms chiede spiegazioni

Intanto dopo le tante morti nelle Rsa della Lombardia l’Oms chiede spiegazioni al nostro governo. “Il massacro nelle Rsa – spiega il vicedirettore Ranieri Guerra deve essere un’occasione da non disperdere per ripensare ad assistenza e cura”. Al centro dell’inchiesta il Pio Albergo Trivulzio e altre Rsa milanesi per la gestione di ospiti anziani e pazienti nell’emergenza Covid 19. I Nas hanno ispezionato in questi giorni più di 600 strutture su tutto il territorio nazionale.

La Cei, pronto pacchetto proposte

La Cei avrebbe già confezionato un corposo pacchetto di proposte da presentare all’esecutivo in settimana. “Con tutta l’attenzione richiesta dall’emergenza dobbiamo tornare ad abitare la Chiesa – ha detto il sottosegretario don Ivan Maffeis il Paese ne ha un profondo bisogno, c’è una domanda enorme e rispondere significa dare un contributo alla coesione sociale”.

Von der Leyen chiede scusa

Si è cosparsa il capo di cenere la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo intervento al Parlamento europeo e si ‘inchina’ al nostro Paese: “È vero che molti erano assenti quando l’Italia ha avuto bisogno di aiuto all’inizio di questa pandemia. Ed è vero, l’Ue ora deve presentare una scusa sentita all’Italia, e lo fa. Ma le scuse valgono solo se si cambia comportamento. C’è voluto molto tempo perché tutti capissero che dobbiamo proteggerci a vicenda. Ma ora Ue è il cuore pulsante dell’Ue”.

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