Intesa Sanpaolo, Messina: “Avanti col progetto Ubi, è necessario un rilancio post virus”

“L'offerta pubblica di acquisto su Banca Ubi va avanti. Non le è venuto il dubbio sull'opportunità di sospenderla? Neppure per un istante".

MILANO – “L’offerta pubblica di acquisto su Banca Ubi va avanti. Non le è venuto il dubbio sull’opportunità di sospenderla? Neppure per un istante. L’integrazione tra Intesa Sanpaolo e Ubi è un progetto che, forte del radicamento territoriale delle due banche, crede nell’Italia e nelle prospettive di rilancio economico. La fase di cambiamento radicale che seguirà all’epidemia avrà ancora più bisogno di soggetti economici solidi, resilienti, di dimensioni europee. Intesa Sanpaolo è la banca dei territori. Siamo cresciuti valorizzando e aggregando grandi banche e realtà locali. Ora stiamo offrendo a una banca ben gestita la prospettiva chiara di realizzazione delle proprie aspirazioni. Il beneficio interesserà le persone di Ubi e, di conseguenza, i clienti. Queste aree saranno rafforzate con l’assunzione di 2500 giovani, mentre le uscite saranno solo su base volontaria, come Intesa Sanpaolo ha sempre fatto con i suoi dipendenti”. Lo ha detto il consigliere delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo Carlo Messina nella sua intervista a Il Sole24ore.

Le modalità azionarie

Quanto agli azionisti di Ubi, Messina ha spiegato che “i risparmiatori titolari di azioni della banca, oltre al premio previsto dal concambio, potranno contare su un track record ben diverso per quanto riguarda dividendi distribuiti, pari per Intesa Sanpaolo a circa 13,5 miliardi in cinque anni, senza considerare i 3,4 miliardi di dividendi sull’utile 2019, la cui distribuzione è stata sospesa in attesa della valutazione che faremo ad ottobre, come da indicazioni della Bce. Tutto ciò è ancora valido anche in questa emergenza eccezionale, grazie alla crescita dimensionale che sarà conseguita quando l’operazione andrà a buon fine”.

Il territorio

Intesa Sanpaolo nella fase 2 è intenzionata a “sostenere in maniera significativa questi territori con ulteriori erogazioni di credito pari a io miliardi all’anno – ha assicurato Messina – . Nessun imprenditore si vedrà ridurre la somma dei crediti che ha in essere con le due banche. Non solo. Tutte queste aree potranno godere d’interventi significativi volti a sostenere il tessuto sociale. Lo faremo raddoppiando le operazioni di solidarietà previste da Ubi. Per questo il tessuto imprenditoriale e sociale non potrà che trarre benefici dall’operazione. conseguita quando l’operazione andrà a buon fine”, ha concluso.

LaPresse

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