Gli Stati Uniti hanno registrato 48.529 nuovi casi di coronavirus e 2.772 morti in tutto il Paese in 24 ore, secondo i dati della Johns Hopkins University riportati dalla Cnn. Negli Stati Uniti sono oltre 54 mila i decessi da coronavirus registrati. Nel Paese l’attenzione si è concentrata sulla Casa Bianca per le controverse dichiarazioni del presidente Donald Trump, che giovedì ha promosso raggi ultravioletti, luce solare e iniezioni di disinfettante come cure per il Covid-19. Medici ed esperti sono insorti chiedendo alla popolazione di non seguire quei “consigli”, nello sconcerto generale. E mentre la Casa Bianca accusava i media di aver travisato e Trump tentava di far passare le sue frasi per “sarcastiche” (il tono, però, era serio), il Guardian ha rivelato che all’origine dei controversi suggerimenti sarebbe una lettera ricevuta da un produttore di candeggina. Non un industriale ‘qualsiasi’, bensì Mark Grenon, fondatore dell’autoproclamata chiesa Genesis II che propone la ‘Soluzione minerale miracolosa MMS’ come cura per “il 99% delle malattie”, fra cui nientemeno che cancro, Hiv/Aids, autismo.
Nel testo, il sedicente guru-chimico descrive la varechina come “un meraviglioso disintossicante che può uccidere il 99% dei patogeni nel corpo”. Dall’inizio della pandemia, Genesis II ha venduto l’MMS come cura per il Covid-19, indicando (anche per i bambini) di berne alcune gocce in acqua. La Food and Drug Administration ha ottenuto un ordine di tribunale che vieta di vendere “la cura non dimostrata e potenzialmente dannosa”, dopo che già mesi fa aveva esortato a non comprare o bere la “candeggina pericolosa, che causa effetti collaterali gravi e potenzialmente rischiosi per la vita”.
Intanto il Regno Unito è diventato il quinto Paese al mondo a superare la tragica soglia di 20mila morti. In 24 ore, infatti, sono morte 813 persone (solo negli ospedali, però, restano escluse le migliaia decedute nelle case di riposo). Quella soglia psicologica è già stata superata da Italia (oltre 26mila), Spagna (23mila), Francia (oltre 22mila), Usa (54mila). Sono passate sei settimane da quando il consigliere del governo Patrick Vallance affermava che 20mila morti sarebbe stato “un buon risultato in termini di ciò che possiamo sperare”. Nel frattempo anche il premier conservatore Boris Johnson (inizialmente scettico sul rischio del virus) si è ammalato ed è guarito, secondo quanto comunicato dovrebbe poter tornare a Downing Street lunedì. Nel Paese ci sono segnali che l’epidemia sia arrivata al picco, con il numero di ospedalizzate in calo, ma Londra ritiene precoce allentare il lockdown imposto il 23 marzo.
Non ci sono prove oltretutto che le persone guarite dal Covid-19 siano immuni al coronavirus. Ad affermarlo è l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), che sconsiglia ai Paesi di pensare a “passaporti d’immunità” come strumento di controllo dei contagi e avverte: potrebbero propagare l’infezione, anziché diminuirla. Servono altre ricerche, spiega l’Oms: “A questo punto della pandemia, non ci sono sufficienti prove dell’efficacia dell’immunità mediata da anticorpi”. Oltre all’incertezza sull’accuratezza dei test, c’è il pericolo che le persone, credendosi immuni, ignorino i consigli per la salute pubblica. Con un effetto controproducente e potenzialmente devastante. Nel frattempo, la pandemia di Covid-19 continua ad allargarsi nel mondo, seppur in molte zone frenata da misure di contenimento e lockdown: nei dati della Johns Hopkins University, i contagi confermati sono oltre 2.800.000, i morti superano quota 200mila.
(LaPresse)