NAPOLI – Per un partito che lo scarica ce n’è uno che lo difende a spada tratta: peccato che il primo sia quello del quale il presidente della Regione Vincenzo De Luca ha la tessera, il Pd, il secondo è quello al quale di fatto appartiene, Italia Viva. Che il presidente sia uomo fidato di Matteo Renzi è cosa risaputa: è stato l’ex premier a garantire l’elezione sicura del figlio di De Luca, Piero, a deputato, e già solo questo rappresenta un debito da onorare.
Solo per questioni di opportunità i De Luca non sono transitati in Italia Viva, ma nei fatti Renzi e i renziani sono legati a loro più di quanto non lo siano i piddini. Il segretario nazionale Nicola Zingaretti non vuole ricandidarlo, i portatori di voti Mario Casillo e Lello Topo non sopportano più lo strapotere di De Luca che non li ha mai valorizzati: non è un caso che, in questi giorni di polemiche seguiti all’ennesimo, delirante video del governatore, i dem non abbiano mancato di stigmatizzare le sue dichiarazioni.
Il vicesegretario regionale del Pd Armida Filippelli non ha esitato a parlare di ‘sessismo’, circostanza che invece la segretaria regionale di Italia Viva Graziella Pagano respinge con forza. “Credo che la discussione debba aprirsi nel merito delle cose e non su una battuta mal riuscita o sul lessico del presidente che non incide sulla situazione generale che vivono le donne soprattutto durante questa pandemia – ha detto l’ex senatrice – La discussione è al maschile, eppure di ‘tecnici’ donne a cui dare spazio ce ne sono. Sono al maschile anche le misure prese a livello nazionale che tengono presente il welfare, si migliore d’Europa, ma costruito sul maschio che lavora e sulla donna che si prende cura della famiglia e della casa. Ciò che mi scandalizza è che non si è discusso di come permettere alle donne di tornare al lavoro.
Quindi propone di fare orecchie da mercante, è un po’ come mettere la polvere sotto al tappeto, non crede?
Propongo una battaglia politica sui contenuti, la farei a tutti i livelli partendo dal Parlamento sulle misure utili ad evitare che le donne tornino indietro. Serve puntare sui contenuti e non su questioni di maniera che restano lì.
De Luca non è immune agli errori…
Come tutti, ma l’attacco non può essere su una battuta infelice che non mi tocca da donna che ha combattuto con e per le donne. Non tollero si scelga questa strada per la battaglia politica.
Lo appoggia anche nella richiesta di elezioni a fine luglio? Autorevoli esponenti del Pd l’hanno bocciata senza esitazione…
Serve fare una riflessione considerando la curva di andamento del virus. Se, come dicono gli scienziati ci darà una tregua tra giugno e settembre per tornare da ottobre insieme all’influenza, allora penso che la finestra più adatta possa essere quella di luglio. Le Regioni sono già in proroga, non è pensabile il voto ad aprile 2021, il blocco della democrazia non è mai un bene. La convocazione spetta ai presidente che possono decidere in accordo col comitato tecnico-scientifico evitando inutili polemiche
Della proposta del ministro Boccia di servirsi di liste bloccate per facilitare la campagna elettorale cosa ne pensa?
Sono contraria, la rappresentanza non può essere affidata alle segreterie dei partiti.
De Luca è il candidato di Italia Viva visto che il Pd discute ancora di nomi alternativi?
La discussione è sempre aperta, ma non sul candidato. Mi sembrerebbe balzano se il Pd pensasse a un candidato diverso da De Luca che è del partito, ma aspettiamo chiarezza.
Sarracino e Mancuso non si sbilanciano, continuano a sperare in un’alleanza col M5S. De Luca che fine farebbe?
Sarracino deve sapere che quello che resta del M5S è contrario a De Luca e che deve sciogliere ogni ambiguità. Per quanto riguarda Mancuso, è un neofita della politica, probabilmente non ha contezza di quello che succede a Roma e a Napoli. Mi preoccupo se si dice dubbioso o contrario in una situazione nella quale un candidato otterrebbe l’80 per cento dei consensi e anziché appoggiarlo si cerca di minarlo alla base. La politica è una partita a scacchi non un terno al Lotto. Credo il Pd presenterà De Luca a meno che non voglia suicidarsi prima. Anche perchè su cos’è il dubbio? Sui 5 Stelle ormai divisi in tre tronconi? E con quale dei tre vogliono dialogare?