MILANO – E’ atterrato all’aeroporto militare di Ciampino il volo che ha riportato in Italia Silvia Romano, liberata ieri dopo 18 mesi di prigionia.
La giovane donna era stata catturata in Kenya e poi trasferita in Somalia. Ora dovrà confrontarsi con i carabinieri del Ros e col pubblico ministero Sergio Colaiocco per raccontare di questa lunga prigionia. L’interrogatorio servirà a capire dov’è stata tenuta, quante prigioni ha cambiato e come hanno gestito la detenzione. Il sequestro aveva uno scopo terroristico e dunque non è prevista alcuna indagine su questo aspetto della vicenda.
Indiscrezioni lasciano intendere che sono stati versati per il riscatto tra i 2 e i 4 milioni di euro. La cooperante Silvia Romano è scesa dall’aereo Aise con una veste verde, colore dell’Islam, che sembra confermare l’ipotesi della sua conversione. Indosso anche guanti e mascherina contro il Covid-19 che si è tolta per mostrare il sorriso e salutare. Lunghissimo abbraccio con i familiari. Ad accoglierla anche il premier Conte e Luigi Di Maio. Dopo l’interrogatorio Silvia sarà portata a Milano, sempre con mezzi messi a disposizione dalla Presidenza del consiglio, probabilmente un aereo militare.
Le parole del presidente del consiglio
“Lieti di aver dato il benvenuto a Silvia in un momento di grande difficoltà”. Al fianco di Luigi Di Maio, il premier Giuseppe Conte ha mostrato gioia dopo aver accolto a Ciampino la giovane che era stata rapita in Kenya. “Lo Stato c’è sempre – ha continuato il presidente del Consiglio -. Abbiamo lavorato tutti. Sono risultati che si raggiungono solo se c’è dedizione. Parlo dell’Aise, della Farnesina, dell’autorità giudiziaria italiana, dei componenti della Difesa. Quando lavoriamo insieme, ce la facciamo sempre. E’ un bel giorno”. “Un auguro speciale alla mamma di Silvia – ha aggiunto Di Maio -. Come per Silvia, continueremo a lavorare per tutti gli altri italiani che si trovano prigionieri all’estero”.
LaPresse