Tokyo 2020, la torcia olimpica inizia il viaggio. Bach: “Messaggio di speranza”

Un viaggio che conduce con sé un messaggio di speranza per tutto il mondo. Mai come quest'anno la staffetta della torcia olimpica è densa di simbolismi e significati che vanno oltre quello meramente sportivo.

(AP Photo/Koji Sasahara)

MILANO – Un viaggio che conduce con sé un messaggio di speranza per tutto il mondo. Mai come quest’anno la staffetta della torcia olimpica è densa di simbolismi e significati che vanno oltre quello meramente sportivo. E’ la luce che indica un nuovo inizio, non solo quello dei Giochi Olimpici che finalmente, dopo lo slittamento di un anno a causa della pandemia, avranno svolgimento questa estate. Ha preso il via da Fukushima, nella prefettura colpita nel 2011 dall’incidente nucleare causato dallo tsunami, la staffetta della torcia olimpica. Un viaggio di 121 giorni per il Giappone che si concluderà il 23 luglio, a Tokyo, con la cerimonia di apertura delle Olimpiadi. Prima a portare la fiamma la calciatrice Azusa Iwashimizu, una delle protagoniste della nazionale nipponica trionfatrice al Mondiale 2011. Vestita in tuta bianca, è stata ‘scortata’ da altre 14 componenti di quella squadra e dal ct Norio Sasaki. La cerimonia di partenza della torcia era chiusa al pubblico, così come per i Giochi sarà vietato l’ingresso agli spettatori stranieri. E così dopo settimane di discussioni, polemiche, timori, con l’incubo Covid a minacciare ancora i piani degli organizzatori, la giornata di oggi non può non essere accolta dal mondo olimpico con grande emozione.

“Oggi, il mondo ha guardato con grande entusiasmo all’inizio del viaggio della fiamma olimpica in Giappone”, ha dichiarato il presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach, congratulandosi con “il comitato organizzatore di Tokyo 2020 e il popolo giapponese per questo risultato”. “Ispirata dai valori olimpici di pace e solidarietà, la staffetta della torcia olimpica porterà il messaggio di Tokyo 2020, ‘la speranza illumina la nostra strada’, in tutto il Giappone e nel mondo”, ha aggiunto Bach. “Riconoscerà anche le sfide affrontate dalla società lo scorso anno, sottolineando l’importanza dell’unità e della solidarietà all’interno dell’umanità, dimostrando che possiamo solo insieme diventare più forti”. “Seguiremo la staffetta della torcia olimpica con grande entusiasmo nelle prossime settimane. La vista della fiamma olimpica sarà un momento molto emozionante, non solo per il popolo giapponese, ma anche – ha spiegato il numero uno del Cio – per le migliaia di atleti in tutto il mondo, molti dei quali vedono i Giochi di quest’anno come la luce alla fine del tunnel”. Non ha potuto nascondere l’emozione ovviamente Seiko Hashimoto, presidente del comitato organizzatore locale, che da pattinatrice ha preso parte a sette edizioni dei Giochi. “La torcia di Tokyo 2020 diventerà una luce brillante di speranza per i cittadini e cittadini giapponesi nel mondo e una luce alla fine del tunnel”, ha commentato.

In attesa della prova del fuoco di questa estate, con la macchina organizzativa che dovrà garantire ai massimi livelli la sicurezza dell’evento, il viaggio della staffetta, che coinvolgerà circa 10mila tedofori e toccherà tutte e le 47 prefetture, rappresenterà già un test importante. Il timore che l’evento olimpico possa contribuire all’aumento dei contagi nel paese è alto, anche perché rispetto ad altri grandi stati il Giappone è in ritardo nella campagna di vaccinazione. Al pubblico è stato detto di allontanarsi lungo la strada al passaggio della torcia, e di astenersi dal tifare ad alta voce. Gli organizzatori hanno annunciato di essere pronti a interrompere o cambiare il percorso della staffetta se si verificheranno rischiosi assembramenti lungo i quattro mesi del viaggio. Nella città di Naraha, lungo la strada da cui la torcia ha iniziato il suo viaggio, tutto è filato per il verso giusto: alcune centinaia di persone sono rimaste ad assistere sul ciglio della strada. Gli organizzatori locali e il Cio sperano che la staffetta contribuisca a far cambiare idea all’opinione pubblica giapponese. I sentimenti espressi finora nei sondaggi nel paese sono prevalentemente negativi: circa l’80% preferirebbe che i Giochi venissero posticipati ancora una volta o addirittura cancellati in maniera definitiva.

LaPresse

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