ROMA – Oggi sciopero nazionale di 24 ore di tutti i lavoratori del trasporto pubblico locale proclamato unitariamente Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil trasporti, Faisa-Cisal, Ugl-Fna. “Nonostante il contratto collettivo di lavoro sia scaduto nel 2017 le associazioni datoriali continuano a praticare tattiche dilatorie e, pertanto, a nulla sono serviti i tentativi messi in campo dal sindacato per scongiurare lo sciopero”, hanno spiegato i sindacati.
“Da quasi quattro anni gli autoferrotranvieri e internavigatori – sottolineano le organizzazioni sindacali – aspettano il rinnovo del contratto, oggi più che mai necessario per recuperare la perdita di potere di acquisto dei salari e vedere garantiti i diritti mentre al contempo le aziende del settore continuano a prendere ingenti contributi dallo Stato. Ultimo è lo stanziamento, nell’ambito del Decreto Sostegni, di ulteriori importanti risorse, pari a 800 milioni di euro, che si aggiungono a quelle già ricevute, destinate al settore per compensare la riduzione dei ricavi da traffico, causati dagli effetti della pandemia”.
A Roma l’agitazione interesserà bus (incluse le linee periferiche gestite dalla Roma Tpl), tram, metropolitane, ferrovie Roma-Civitacastellana-Viterbo, Termini-Centocelle e Roma-Lido. Saranno comunque in vigore le fasce di garanzia: il servizio sara’ quindi regolare fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20. A Milano – informa l’Atm – l’agitazione del personale viaggiante e di esercizio, sia di superficie sia della metropolitana, sarà possibile dalle ore 8.45 alle 15 e dalle 18 a termine del servizio.
A Torino GTT comunica che il servizio sarà garantito nelle seguenti fasce orarie: Servizio urbano-suburbano, metropolitana, assistenti alla clientela, centri di servizi al cliente: dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15; Servizio extraurbano, Servizio ferroviario (SfmA Borgaro-Aeroporto-Ceres): da inizio servizio alle 8 e dalle 14.30 alle 17.30; Servizio ferroviario (Sfm1 Rivarolo-Chieri): dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. A Napoli lo stop sarà dalle 9.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio “Ci dispiace recare ulteriore disagio agli utenti in questa particolare situazione che il paese sta vivendo – affermano le organizzazioni sindacali – ma in gioco non c’è solo il contratto, ma anche la qualità del servizio che, anche attraverso un rinnovo contrattuale, può avere i suoi forti benefici. L’atteggiamento tenuto dalle associazioni datoriali – concludono le organizzazioni sindacali – dimostra altresì che il sistema del trasporto pubblico italiano va riformato al più presto perché lÆeccessiva frammentazione, con oltre 900 aziende, è alla base delle inefficienze che gli utenti rilevano giornalmente”.
(LaPresse)