MILANO– “La decisione di estromettere Locatelli e Ferrari è stata condivisa tra me, la società e lo staff medico. Una scelta forte, fatta con fermezza e grande convinzione”. Lo ha detto Roberto De Zerbi, allenatore del Sassuolo, parlando alla vigilia della partita contro la Roma a proposito delle esclusioni di Locatelli e Ferrari reduci dagli impegni con le nazionali. “Locatelli e Ferrari ad oggi sono negativi, ma sono stati all’interno di un gruppo squadra Italia in cui si è creato un focolaio. Abbiamo ritenuto giusto andare oltre gli interessi lavorativi e personali, per tutelare la salute nostra, del gruppo Sassuolo e delle famiglie”, ha aggiunto il tecnico neroverde. De Zerbi ha ancora sottolineato i motivi di una presa di posizione così forte. “Ancora ieri in Italia ci sono stati tanti morti, noi ci comportiamo per quello che ci dice la nostra coscienza. Secondo me per una partita non era giusto portare a casa ulteriori problemi di salute. Una scelta forte, corretta, vedendo come si sono comportate le Asl di Torino e di Milano”, ha dichiarato. “Noi dobbiamo pensare a quello che facciamo noi, senza che altri entrino nelle nostre decisioni. Il Sassuolo domani avrà 11 giocatori degni di giocarsi la partita alla grande, non capisco il polverone su una scelta saggia che penalizza solo noi e non certo gli altri”, ha ribadito. Sulla partita contro la Roma e i tanti nazionali presenti nelle due squadre, De Zerbi ha detto: “E’ possibile che la Nazionale peschi da noi perchè c’è affinità per come intendiamo il calcio io e Fonseca. La Roma è una squadra con giocatori di qualità, come il Sassuolo. Rispettiamo la Roma che è una grande squadra, è vero che mancano tanti giocatori ma se fossi un calciatore del Sassuolo domami metterei qualcosa in più in campo per una decisione che va a rispettare ancora di più l’uomno e il momento che stiamo vivendo”.
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Sassuolo, De Zerbi: “L’esclusione degli azzurri è una scelta forte per tutelare la salute”
"La decisione di estromettere Locatelli e Ferrari è stata condivisa tra me, la società e lo staff medico. Una scelta forte, fatta con fermezza e grande convinzione".