ROMA – Il Milan si inceppa ancora ma stavolta la frenata è di quelle che rischiano di lasciare il segno sull’asfalto. L’obiettivo di tenere sempre più vivo il sogno scudetto evapora sotto il sole primaverile di San Siro. Il Diavolo manca il successo in casa da cinque giornate e viene bloccato dalla Sampdoria, raggiunta nel finale da una rete di Hauge dopo il pallonetto vincente di Quagliarella al 57′ che sfrutta una disattenzione di impostazione difensiva di Hernandez. Per la squadra di Pioli una battuta di arresto che ridimensiona le ambizioni: la corsa all’Inter rischia di allontanarsi in maniera decisiva e adesso c’è da blindare la zona Champions per questo finale dove il Diavolo sta mostrando tutta la stanchezza accumulata nel corso di una stagione lunga e logorante. Il coraggio non le è mancato sfiorando nel finale anche la vittoria dopo aver raggiunto il pareggio con sofferenza ma la squadra di Pioli mostra difficoltà nel costruire ed impostare e una difficoltà in fase realizzativa che appare sempre più evidente, con un Ibra mai davvero incisivo e un Calhanoglu sotto il suo standard. La Sampdoria invece si porta a casa un punto prezioso che la rilancia dopo la vittoria conseguita con il Torino.
In casa Milan Bennacer torna titolare con Krunic ala sinistra nei tre dietro a Ibrahimovic (Rebic in panchina) mentre nella Sampdoria, reduce dalla vittoria contro il Torino che ha ridato morale dopo un periodo avaro di soddisfazioni, il tecnico Ranieri ripropone Gabbiadini accanto a Quagliarella in attacco. Parte bene la Sampdoria che sfrutta le corsie laterali con le iniziative prima di Bereszynski, e poi di Damsgaard e si fa pericolosa al 6′ dopo una lunga azione che porta Gabbiadini al tiro da posizione defilata con Donnarumma attento che alza sopra la traversa. Pioli vuole maggiore movimento soprattutto sulla trequarti per cercare di mettere in difficoltà i blucerchiati ce operano un pressing molto incisivo: ci prova prima al 10′ Calhanoglu con un giocata a al volo che prova a lanciare Castillejo e Ibrahimovic che gioca sulla linea dei difensori ospiti finendo per due volte in fuorigioco. Il Diavolo fatica a trovare ritmo e a costruire azioni e soffre il dinamismo e la tenuta in campo della squadra di Ranieri: sono dei liguri le azioni più insidiose, la più lucida è quella di Thorsby che salta indisturbato su una punizione morbida di Candreva costringendo Donnarumma alla deviazione in tuffo. Ibra cerca di caricarsi sulle spalle il Milan, al 35′ lancia per Krunic con il pallone di poco lungo che termina la sua corsa in fallo laterale. Sono attacchi sterili e poco efficaci, le soluzioni da fuori sono indice delle difficoltà nella costruzione e finalizzazione ma è un Milan che nel finale di primo tempo cresce alla distanza e mette in affanno la Samp graziata dall’arbitro al 42′ per un intervento al limite di Augello su Ibrahimovic in area.
Nella ripresa Pioli fa uscire Saelemakers per Kalulu cercando di dare più spinta alla manovra. Il Milan ha bisogno di brillantezza e velocità ma continua a fare fatica confezionando per un solo affondo con Calhanoglu che imbuca in area per Hernandez che controlla e serve a rimorchio Ibrahimovic ma senza fortuna. Il tecic rossonero pena ad altre soluzioni, fa scaldare Tonali e Rebic ma prima dell doppia sostituzione (per Bennacer e Krunic), arriva la rete della Samp che con Quagliarella sfrutta una grave errore di impostazione di Hernandez che serve l’attaccante sulla trequarti. Il bomber, ala sua quinta stagione consecutiva in doppia cifra, non perdona e con un pallonetto inganna Donnarumma.
Il Diavolo è chiamato a reagire in fretta e la rincorsa è favorita anche dal cartellino rosso rimediato ingenuamente da Silva per doppia ammonizione,. Il pressing dei rossoneri si fa insistente, la Samp si chiude. Ranieri ridisegna i suoi schierando un 4-4-1 più equilibrato con Quagliarella unica punta e cerniera di centrocampo formata da Askildsen (al posto di Gabbiadini) e Thorsby. Pioli cambia modulo, inserisce Hauge per Castillejo cercando di dare ancora più impulso alla manovra. Ibra si si sbraccia ma finisce spesso in fuorigioco, la Sampdoria è stremata, prova a reggere l’assalto con ordine. Ranierei aveva chiesto resilienmza alla vigilia e vuole vederla sul campo nei minuti finali: quaglieralla esce per keita cercando di arginatre meglio il cventyrocampo il Diavolo si infiamma prova nel suo colpo di coda e atre minuti dalla fine trova la rete con Hauge. Nel finale il forcing del Diavolo si fa insistente. Kessie al 93′ colpisce il palo (il 19/mo stagionale per il Milan) da ottima posizione ma per la Sampdoria sarebbe stata una punizione eccessiva. Il Diavolo frena, la squadra di Ranieri torna a Genova con un punto prezioso.
di Luca Masotto