GENOVA – Gli agriturismi, spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono a bassissimo indice di contagio: secondo i dati comunicati da Coldiretti Liguria a LaPresse appena lo 0,3% dei 66.781 casi di infortunio da Covid registrate dall’Inail in Italia riguarda l’agricoltura, secondo l’analisi della Coldiretti sulla base delle denunce complessive di infortunio al 31 ottobre 2020 che evidenzia come la percentuale più bassa di contagi tra le diverse attività si sia verificata proprio nelle campagne.
In Liguria su oltre 600 agriturismi, sia vicino alla costa sia nell’entroterra, ci sono circa 9mila posti a tavola e quasi 10mila posti letto: nel 2019 le strutture hanno registrato arrivi per un totale di oltre 84mila persone (metà stranieri) con 320mila presenze (57% stranieri). Lo comunica a LaPresse Coldiretti Liguria, che stima come il comparto agrituristico regionale, nel 2019, abbia avuto un giro d’affari di oltre 16 milioni di euro.
Nel 2020 la pandemia, con le conseguenti restrizioni, ha portato a una perdita in percentuale stimata del 70%, con punte, per alcune aziende, del 90%. Le strutture liguri per circa il 91% hanno servizio di alloggio (al quale si sommano strutture che hanno anche piazzole per camperisti), mentre circa la metà del totale fa ristorazione. La provincia di Imperia concentra la maggior presenza in termini di strutture agrituristiche, seguita da Savona e poi dalle due province del levante (a pari merito).
(LaPresse)