NAPOLI – La parola d’ordine è ripartire. Perché, nella volata Champions, chi si ferma è perduto. E il Napoli si è già fermato a Torino contro la Juventus. Obbligatoria, dunque, la vittoria oggi al Ferraris contro la Sampdoria (ore 15, Sky) per continuare lo sprint al quarto posto in classifica.
Troppo importanti i 50 milioni in palio con la partecipazione all’Europa che conta. Troppo importante, per Rino Gattuso, chiudere al meglio la sua esperienza al Napoli. Il tecnico sa che quella di Marassi è una partita trappola alla pari di quella della vigilia di Pasqua col Crotone. La squadra di Ranieri ha qualità ed esperienza e un ex dal dente avvelenato come Fabio Quagliarella, che cercherà di ripetere la tradizione positiva: infatti, dal 2000, ha già segnato 8 reti in serie A ai campani, nessuno ha fatto meglio contro il Napoli nel torneo, al pari di Totò Di Natale.
E il bomber ha realizzato un gol in ciascuna delle tre sfide con la maglia della Sampdoria al Ferraris contro i partenopei in campionato. Dunque, un’occasione per allungare questa striscia positiva in quella che sarà la 495a gara nel massimo campionato per Quagliarella, che raggiungerà il 17° posto solitario nella classifica presenze all-time in Serie A. Ecco perchè in campo servirà il miglior Napoli.
Un Napoli che cambierà però pelle rispetto alla gara dello Stadium, a cominciare dall’attacco dove toccherà ad Osimhen il ruolo di centravanti con Mertens inizialmente in panchina. Novità anche in difesa: tra i pali torna Ospina mentre Gattuso concede una nuova chance a Manolas accanto a Koulibaly. A sinistra Mario Rui al posto di Hysaj con Di Lorenzo a destra. Confermato, invece, il centrocampo con Demme e Fabian Ruiz centrali e Zielinski trequartista nel 4-2-3-1 completato da Politano, preferito a Lozano a destra, e Insigne sugli esterni.