ROMA – “Il rinvio a giudizio di Salvini è un grave precedente istituzionale. Si può condividere o non condividere la scelta di un ministro dell’Interno in materia di migrazione. Ma di certo non possono essere i tribunali ad entrare a gamba tesa”. Così al Corriere della Sera Maurizio Lupi, leader di Noi con l’Italia. “Sto semplicemente affermando che questo rinvio a giudizio non fa bene alla magistratura, anche perché giunge dopo il caso Palamara, e dopo due decisioni opposte che hanno riguardato lo stesso Salvini. Fatta questa premessa, c’è una cosa che mi ferisce ancor più – aggiunge – La sinistra ha perso una grande occasione. Sono stupito che non abbia espresso solidarietà all’ex ministro Salvini. Beh, chi è senza peccato scagli la prima pietra. Devo dire che con senso responsabilità Matteo sostiene l’esecutivo Draghi. Detto questo, sono legittime le sottolineature identitarie a condizione che siano una ricchezza per l’azione dell’esecutivo. Se invece lo indeboliscono non aiutano nessuno di noi”.
(LaPresse)