ROMA – Erano di circa 20mila euro al giorno i ricavi dell’associazione a delinquere situata nella borgata romana di Tor Bella Monaca e smantellata con un blitz che ha portato a 51 arresti. I proventi illeciti erano reimpiegati in varie attività commerciali ma anche in una vita di lusso e sfarzi: orologi costosi, supercar, vacanze all’estero e gite in elicottero.
Dalle indagini che hanno portato all’arresto di 51 persone nella borgata romana di Tor Bella Monaca è emerso che la piazza non ‘dormiva’ mai. Pusher e vedette si alternavano in strada h24 con rigide turnazioni in attesa dei numerosi acquirenti. I ‘collaboratori’ avevano invece il compito di rifornire e controllare pusher e vedette, facendo da anello di congiunzione con i vertici dell’associazione. Lo stupefacente veniva occultato nei posti più disparati (come ad esempio nei serbatoi dei veicoli in sosta, cantine occupate abusivamente e munite di inferriate, sotto le piante delle aiuole e così via). Lo spaccio sulla pubblica via, rappresentava per il sodalizio una vera e propria strategia di marketing, adottata per garantire introiti più remunerativi, agevolati dalla viabilità del luogo che consentiva un veloce accesso ed un altrettanto allontanamento dal quartiere. Le indagini consentivano di appurare un giro d’affari di circa 600mila euro mensili.
(LaPresse)