ROMA – Prima casa, cambia il mutuo. Sarà lo Stato da supporto con l’anticipo, infatti, a fare da garante. Così il Premier Draghi alla Camera per favorire le giovani coppie ad accendere un mutuo e che sarà inserto all’interno del Recovery Plan, il documento che necessita dell’approvazione da Bruxelles prima di ricevere i fondi previsti dall’Ue.
Il supporto
Dunque si pensa ad un supporto per “aiutare i giovani a mettere su famiglia, il mutuo per l’acquisto di una prima casa, destinato per contribuenti al di sotto dei 35 anni, potrà coprire il 100% della spesa. Tale agevolazione andrà ad aggiungersi agli sgravi fiscali sull’accensione di prestiti destinati alla compravendita di una prima abitazione già annunciati col cosiddetto Documento di economia e finanza”. Ma, ad oggi, restano ancora da stabilire le risorse da cui attingere per dare spazio alla manovra.
I fondi
Ma il Fondo mutui prima casa dalla Consap, è già attivo potendo attingere da serbatoio di un fondo residuo pari a 206,9 milioni di euro su una base di partenza di 600 milioni destinato ai giovani con meno di 35 anni “con lavoro atipico o coppie composte da almeno un contribuente sempre al di sotto dei 35 anni di età. Da quando è stato realizzato ad oggi il Fondo Consap “in sei anni ha approvato 209.500 richieste di accesso a tali benefici: solo nello scorso anno sono state ben 43.613”. Ovvero: “Ben il 60% del totale delle richieste è arrivata da giovani contribuenti, di età compresa tra i 20 ed i 35 anni, che avevano intenzione di acquistare una prima casa”. In seguito si è aggiunto in cosiddetto ‘Decreto crescita’ con disponibilità di un fondo di 100 milioni di euro sempre destinato ai giovani, un mutuo al 50% destinato sia all’acquisto che alla ristrutturazione dell’immobile”.