Roma, 26 mar. (LaPresse) – “Le cause che abbiamo avanzato in tribunale procedono e la nostra petizione ha raggiunto, in poco più di un mese, 70.000 sottoscrizioni. Numeri che testimoniano l’urgenza di rimettere mano ad una normativa che, dal Decreto Monti in poi, ha enormemente penalizzato le lavoratrici e i lavoratori del settore pubblico, negando la possibilità di riavere il trattamento di fine servizio in tempi dignitosi e in linea con la normativa che riguarda gli operatori del settore privato”. Lo dichiara Maurizio Petriccioli, segretario generale della Cisl Fp, riferendo il numero di firme che l’organizzazione sindacale del Pubblico Impiego della CISL ha raccolto, sulla piattaforma change.org, al fine di equiparare i tempi di erogazione del Tfs/Tfr tra pubblico e priva, to.
“Se il voto espresso dai cittadini lo scorso 4 marzo rappresenta, in primo luogo, una richiesta di discontinuità e di cambiamento, la nostra istanza non potrà che essere accolta dal parlamento e dal prossimo esecutivo. Le lavoratrici e i lavoratori pubblici del nostro Paese, chiedono solo di ristabilire un po’ di equità dopo anni di vessazioni e di rappresentazioni distorte del lavoro pubblico che, come Cisl Fp, continueremo ad avversare in tutte le sedi”, conclude Petriccioli.