MILANO – Secondo quanto riferisce l’esercito israeliano, sono circa 200 i razzi lanciati verso Israele dalla Striscia di Gaza da lunedì sera a martedì mattina e decine di questi sono stati intercettati dal sistema di difesa Irone Dome. L’esercito israeliano aggiunge di avere condotto in risposta attacchi nella Striscia su circa 130 obiettivi, compresa la casa di un alto comandante di Hamas, contro il quartier generale dell’intelligence di Hamas, contro due tunnel che si avvicinavano alla barriera di sicurezza nonché contro siti di produzione e stoccaggio di razzi. Lo riporta il Times of Israel.
Fra gli oltre 200 razzi lanciati da Hamas e altri militanti di Gaza, sei hanno preso di mira Gerusalemme, a circa 100 chilometri di distanza. Questo ha fatto scattare sirene anti-raid a Gerusalemme e si sono sentite esplosioni. Si ritiene sia la prima volta che la città sia stata presa di mira dalla guerra del 2014. A Gerusalemme sono apparsi dei primi segnali di de-escalation nelle prime ore di martedì: la preghiera dell’alba da parte dei fedeli palestinesi alla moschea si è svolta senza scontri e Israele sembra avere limitato la presenza della sua polizia intorno al compound. Alcuni video amatoriali mostrano decine di fedeli che marciano verso la moschea cantando “sacrifichiamo il nostro sangue, anima per Al-Aqsa”.
(LaPresse)