MILANO – “Finora tutti zitti in un silenzio assordante che va avanti dalla nomina di Draghi, quando invocai attenzione sulle prevedibili ondate di sbarchi”. A dirlo in un’intervista al Corriere della Sera è il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, dicendo che “il giorno dell’insediamento scongiurai un’attenzione che non c’era. Nemmeno nel mio Pd. Lasciando spazio solo a chi sparge odio”. “Io ce l’ho con tutti perché qui impera il silenzio o la strumentalizzazione”, prosegue Martello.
Il primo cittadino di Lampedusa risponde poi alla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, che ritiene che su Lampedusa ci sia attenzione: “Registriamo una mancanza di attenzione da parte degli organi dello Stato. Faccio un esempio. Davanti al molo Favaloro, l’approdo di tutti i migranti per il primo approccio con le autorità sanitarie, finiscono spesso i barconi degli scafisti. Roba pericolosa, inquinante. Noi del Comune ci sveniamo per ripulirlo, ma la prefettura non riconosce le spese. Portiamo i barconi a terra per demolirli, ma poi non arriva l’autorizzazione allo smantellamento. E si formano le discariche dove passano i turisti”.
(LaPresse)