Covid, da lunedì stop alla quarantena dai Paesi dell’Ue: da domani nuove aperture. Lunedì cabina di regia

Draghi però ha già sposato la linea della "ripartenza graduale", e quindi dal 24 maggio si dovrebbe arrivare a un allungamento di un'ora: tutti a casa quindi dalle 23 alle 5 di mattina

Foto LaPresse/ Palazzo Chigi/ Filippo Attili Palazzo Chigi

ROMA – Il conto alla rovescia è ormai agli sgoccioli. L’Italia tornata quasi tutta in zona gialla si appresta non solo ad ulteriori aperture ma anche a ridare slancio al turismo, settore tra i più colpiti dalla pandemia di Covid. Da lunedì, infatti, in base all’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza, chi arriverà dai paesi dell’Unione Europea e dell’area Shengen, oltre che da Gran Bretagna e Israele non dovrà più sottoporsi al sistema di mini quarantena di 5 giorni. Servirà un tampone, molecolare Prc o antigenico rapido, nelle 48 ore prevedenti all’ingresso in Italia.

L’ordinanza

Con un’altra ordinanza, poi, sono stati rafforzati i voli Covid tested, estendendone la sperimentazione agli aeroporti di Venezia e Napoli, oltre a Milano e Roma e ampliando i Paesi di provenienza a Canada, Giappone, Emirati Arabi Uniti, oltre agli Stati Uniti. Lo stop alla quarantena è ovviamente accolto con favore dal ministro del Turismo Massimo Garavaglia, che condivide la scelta di Speranza parlando di “una scelta attesa da tempo e che, nella sostanza, anticipa di fatto il lasciapassare europeo”. Garavaglia esprime anche soddisfazione per l’estensione della sperimentazione dei voli ‘covid-tested’ ai turisti extra Ue. “Una iniziativa che apre le porte dell’Italia ai turisti provenienti da Stati Uniti, Canada, Giappone ed Emirati arabi uniti”.

Le prossime riaperture

Da domani poi l’Italia in cerca d’estate sarà in parte ‘accontentata’ dalle riaperture di spiagge e piscine all’aperto. I primi stabilimenti balneari sono pronti ad inaugurare la stagione accogliendo i clienti secondo i rigidi protocolli di sicurezza. Lunedì poi a Palazzo Chigi il premier Mario Draghi riunirà la cabina di regia che dovrà stabilire le date di apertura per i centri commerciali nel weekend, le consumazioni al bancone dei bar e il ritorno all’attività dei parchi tematici. Cresce l’attesa anche per quanto riguarda il settore wedding, ancora in attesa di una data per dare il via ai banchetti dei matrimoni. Alla fine, complice anche il miglioramento dei dati grazie alla campagna vaccinale, il settore potrebbe rimettersi in moto dal weekend del 12 giugno.

Si propone un allentamento delle misure

Il centrodestra di governo, ma anche Italia Viva, spinge per un generale allentamento delle misure. Salvini da settimane sull’argomento è chiaro, continua a chiedere l’eliminazione “il prima possibile” del coprifuoco, “come già avvenuto in tanti paesi europei”. “Le occupazioni in terapia intensiva sono al 21%, l’unica regione sopra il 30%, di poco, è la Toscana, tutto il resto d’Italia è sotto controllo. Bisogna fidarsi degli italiani, che non faranno pazzie né follie” assicura il leader della Lega che domani ha convocato per domani un vertice fra ministri, governatori, sindaci e amministratori della Lega. L’obiettivo è il piano di riaperture di tutte le attività, al chiuso e all’aperto, di giorno e di sera, superando il limite delle 22.

Draghi: “Ripartenza graduale”

Draghi però ha già sposato la linea della “ripartenza graduale”, e quindi dal 24 maggio si dovrebbe arrivare a un allungamento di un’ora. Tutti a casa quindi dalle 23 alle 5 di mattina. Nella road map delle riaperture ci sarà poi dal 1 giugno il via libera nelle Regioni in zona bianca e gialla alle palestre e ai pranzi al chiuso nei ristoranti. Dal primo luglio, infine, ripartono congressi e convegni. Stesso discorso per parchi divertimento e acquatici, che chiedono tuttavia di poter anticipare la riapertura di qualche settimana.

(LaPresse/di Ronny Gasbarri)

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