MILANO – Armonizzare le tasse in Unione europea è il piano della Commissione entro il 2023. Tassazione delle multinazionali, sia digitali che tradizionali, aliquote trasparenti e lotta alle società di comodo E’ stato il Commissario europeo all’Economia a illustrare la rotta. “Oggi – ha detto – lanciamo un piano per aggiornare i nostri sistemi fiscali che sono del secolo scorso e vanno aggiornati se vogliamo utilizzare il fisco da un lato per ridurre l’evasione fiscale e per fare pagare le tasse dove si realizzano i profitti e non dove hanno le sedi legali. Bisogna evitare una concorrenza sleale fra paesi europei e di danneggiarci l’uno con l’altro come sta accadendo”.
Il piano di ripresa
Sullo sfondo sempre presente anche il piano per la ripresa dal Covid. “Questo sistema fiscale aggiornato – ha detto Gentiloni – è anche importante per i piani di investimenti necessari. Senza una riduzìone dell’elusione fiscale avremo meno risorse per trasformare le nostre economie”. Per questo il commissario europeo auspica che “questo piano di modernizzazione del fisco sia un pezzo del nostro piano di ripresa economica”.
La tassa sulle multinazionali
Ad alimentare ottimismo anche il fattore Biden con il presidente Usa che propone di trovare un accordo in sede Ocse per una tassa globale sulle multinazionali al 21%. Gentiloni parla di un “cambio della guardia alla Casa Bianca che rende meno complicato arrivare a una soluzione, dopo lo stallo con la amministrazione di Donald Trump che proponeva una tassazione facoltativa”. E – rimarca il commissario Ue all’Economia – “le tasse facoltative non sono del tutto convincenti”. Ora, invece, l’amministrazione del dem Biden “è pienamente dentro il negoziato per costruire un accordo”.
Una svolta all’orizzonte
Una svolta all’orizzonte per Gentiloni: “E’ ora di ripensare alla tassazione in Europa. Come le nostre economie passano a un nuovo modello di crescita supportato da Next Generation Eu, così i nostri sistemi di tassazione si adattano alle priorità del 21simo secolo. Il rinnovamento delle relazioni transatlantiche offre l’opportunità di compiere progressi decisivi verso una riforma fiscale globale. Dobbiamo lavorare per cogliere tale opportunità, garantendo nel contempo che un accordo internazionale protegga gli interessi fondamentali dell’Europa”. La road map è questa: “Oggi stabiliamo come sarà attuato un accordo globale nell’Unione europea e gli altri passi che intraprenderemo nei prossimi tre anni per aumentare la trasparenza fiscale e aiutare le imprese piccole e grandi a recuperare, crescere e investire”.
Gentiloni: “Lotta all’elusione”
Per il commissario Ue all’economia occorre spostare la tassazione dal lavoro. “Proporremo una direttiva per l’applicazione del Pilastro I che sarà obbligatoria, una volta approvata”. E poi c’è una battaglia da fare: “Entro la fine di quest’anno avvieremo misure per combattere l’elusione fiscale e per far fronte a società che sono le cosiddette scatole vuote. Le autorità fiscali possano rispondere meglio. Alcune grandi aziende dovranno pubblicare le loro aliquote fiscali reali”.
Gli stati “stanno perdendo 50 miliardi per la frode dell’iva transfrontaliera, 46 miliardi per l’evasione fiscale internazionale e 35-70 per l’elusione fiscale delle aziende nell’Unione europea”. Per questo – è la sintesi dell’ex presidente del consiglio italiano – “oggi abbiamo definito un’agenda fiscale per la ripresa”.
(AWE/LaPresse/di Laura Carcano)