Tragedia sfiorata ieri mattina in via Libero Bovio a Giugliano, dove una ragazza è precipitata dal balcone al primo piano dell’appartamento in cui vive con la famiglia. L’incidente è avvenuto mentre seguiva una lezione in Dad con compagni di classe e docenti del liceo scientifico De Carlo, la scuola che frequenta. Sul caso indagano i polizia del commissariato locale. Perché la 15enne è caduta dal suo appartamento? Cosa c’è dietro la vicenda? Si tratta di un gesto estremo e c’è altro? Sono questi gli interrogativi che dovranno sciogliere gli investigatori. Da una prima ricostruzione, pare che la 15enne abbia tentato il gesto estremo. Si vocifera di una lite con i genitori proprio per il suo rendimento scolastico. Ma è ancora presto per tirare somme. I poliziotti hanno provveduto a raccogliere le versioni dei familiari della ragazza e non si esclude che possano fare lo stesso con gli altri partecipanti alla videolezione: pur non volendo, sono pur sempre testimoni oculari ‘chiave’ della vicenda. Di certo, per ora, c’è che una ragazzina è ricoverata in ospedale con fratture in diversi punti del corpo. Com’è altrettanto certo che questo tipo di drammi è in costante aumento. Il Covid ha acuito il livello di stress negli adolescenti. In Italia l’autolesionismo è la seconda causa di morte tra i 15 e i 24 anni. La notizia arriva dall’Oms, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che proprio di recente ha comunicato dati drammatici sul nostro Paese. Uno scenario preoccupante, che non può passare sotto silenzio, dal momento che vede correlata la parola ‘suicidio’ a un’età in cui la vita dovrebbe germogliare prepotentemente. L’adolescenza è il periodo delle scoperte, delle esplorazioni, delle prime volte e non delle ultime. Ma non è tutto, purtroppo: l’avvento del Covid ha avuto una forte incidenza sull’autolesionismo soprattutto tra i giovanissimi. I colpi della pandemia non scuotono solamente la vita economica di singoli e nazioni, ma anche la psiche degli individui. I dati dell’Oms mettono (purtroppo) ben in luce quest’aspetto: non solo il suicidio è al secondo posto tra le cause di morte tra i 15 e i 29 anni, ma in particolare l’Italia registra un’impennata del fenomeno tra i 15 e i 24 anni. All’interno di questa fascia d’età, il suicidio è la seconda causa di morte nel nostro Paese; d’altronde i dati Istat registrano che, su 4mila suicidi l’anno, il 5 per cento è stato compiuto da individui al di sotto dei 24 anni. “Si tagliano gli avambracci, le cosce, l’addome. Altri tentano il suicidio. Mi viene in mente una ragazzina di 12 anni che si è buttata dalla finestra, che è il modo più usato tra i ragazzi tra i 12 e i 15 anni”. Sono le recenti dichiarazioni di Stefano Vicari, ordinario di Neuropsichiatria infantile presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e responsabile dell’Unità operativa complessa di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù. Le parole del medico disegnano un quadro sconfortante sull’incidenza dell’autolesionismo tra i giovanissimi. Gettarsi dalla finestra, ingerire farmaci, impiccarsi sono le modalità più utilizzate dagli adolescenti per togliersi la vita. Negli Usa, invece, è frequente anche il ricorso ad armi da fuoco. Covid e web, un binomio spesso drammatico. Sui dati si sente infatti l’influenza dei social: essere accettati nella comunità virtuale significa trovare il proprio posto del mondo. Un pensiero viziato da canoni e stereotipi imposti da una società troppo spesso superficiale.
Studentessa si lancia dal balcone mentre segue una lezione in Dad
La 15enne è precipitata sull’asfalto in via Libero Bovio a Giugliano. Frequenta il liceo scientifico De Carlo. Ricoverata in ospedale