ROMA – E’ scontro tra Confindustria e sindacati sui licenziamenti: salta la proroga del blocco al 28 agosto chiesta dai secondi per tutte quelle aziende interessate alla cig Covid dall’entrata in vigore del decreto Sostegni bis entro la fine del prossimo mese. Confermata invece, la possibilità per le imprese di “utilizzare la cassa integrazione ordinaria, senza dover pagare le addizionali fino alla fine del 2021 con l’impegno a non licenziare”
Pd soddisfatto
Una decisione quella del ministro Orlano di non prorogare la data del blocco che trova il pieno assenso del Pd: “Sulla questione cruciale del blocco licenziamenti e della cig ho letto critiche superficiali e ingenerose nei confronti del ministro Andrea Orlando – ha dichiarato il segretario del Pd, Enrico Letta – che lavora, su tema delicato per milioni di italiani, con tutto il nostro sostegno e apprezzamento”.
Le soluzioni
Un decreto che comunque sia conferma quanto sempre sostenuto dal ministro Orlando con “una serie di opzioni a disposizione delle aziende, alternative ai licenziamenti” e che “contiene importanti misure per sostenere la ripartenza delle imprese” oltre al mantenimento dei livelli occupazionali che “vanno dalla cassa integrazione ordinaria gratuita fino a fine anno per le imprese che si impegnano a non licenziare al contratto di rioccupazione a tempo indeterminato, dal rafforzamento del contratto di solidarietà al contratto di espansione per favorire la staffetta generazionale nelle aziende fino agli sgravi contributivi del 100% per i lavoratori assunti nei settori del commercio e del turismo”.
La disputa
Dal canto loro gli industriali erano già contrari ad un ulteriore slittamento dello stop ai licenziamenti e sostenitori invece di una riforma degli ammortizzatori sociali. Dall’altra sponda i segretari generali delle strutture della Cgil Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna replicano ai governatori di Confindustria del nord, che “contestano la proroga del blocco dei licenziamenti, definendo inaccettabile la loro posizione”. Mentre i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri sottolineano come “la posizione di Confindustria sia pericolosa” e insistono nella richiesta che la proroga “arrivi almeno fino a fine ottobre, il tempo necessario per completare la riforma degli ammortizzatori sociali, garantendo una copertura universale a tutti i lavoratori, e per rilanciare le politiche attive”.
La manifestazione
E’ così che per il giorno 28 maggio è già pronta una mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil davanti al Parlamento. Sarà l’occasione per sottolineare aspetti importanti quali “salute e sicurezza sul lavoro ma anche le tante vertenze aperte perché non si trasformino in licenziamenti, per dire no alla giungla sugli appalti con la liberalizzazione dei subappalti e il massimo ribasso”.