ROMA – L’Italia sfida i giganti con il meglio della sua gioventù. Il tennis azzurro si appresta a vivere la sua giornata particolare, di quelle da incorniciare e consegnare agli almanacchi. Parigi parla sempre più italiano. In due si giocheranno domani al Roland Garros l’approdo ai quarti con Lorenzo Musetti e Jannick Sinner che se la vedranno con i re che hanno scritto la storia di questo sport: per il ‘mago di Carrara’ ci sarà il numero uno del ranking Novak Djokovic, per il predestinato altoatesino il re della terra rossa Rafa Nadal.
Sinner e Musetti sfidano i giganti
Già ai quarti invece Matteo Berrettini. Il romano doveva sfidare il ‘totem’ Roger Federer che però si è dovuto fermare vittima di un problema al ginocchio costringendolo al forfait. In campo dunque i figli di un progetto che viene da lontano e che rappresentano il rinascimento e il nuovo spirito italiano contro la nobiltà esaltata da tre splendide icone. Uno ‘Special Monday’ da brividi che è anche e soprattutto uno scontro generazionale per match spartiacque tra il vecchio e il nuovo che avanza e che sembra non avere intenzione di fermarsi.
Il confronto più intrigante e complesso è quello tra Musetti e il re serbo, alla 17esima presenza consecutiva in questo torneo dove ha trionfato nel 2016 (ma è stato anche finalista nel 2012, 2014, 2015 e 2020). Il giovane toscano, al suo primo Mayor, reduce dalla vittoria nel derby contro Cecchinato e in continua ascesa, gioca con coraggio e destrezza e non ha nulla da perdere. Sfidare Djokovic è un test probante, di quelli che dicono a che punto è un giocatore e quanti margini di miglioramento ci sono ancora. Per il numero 76 del ranking è il primo confronto con il numero uno del mondo e per evitare di finire stritolato dall’intensità e dal ritmo del serbo servirà la partita perfetta.
Sinner vs Nadal
Ancora più vibrante è il match tra Sinner e Nadal, che si sfidano per la terza volta. Lo scorso anno nei quarti proprio a Parigi e maggio al secondo turno degli Internazionali Nadal ha imposto il suo talento e la sua maggiore esperienza, ma lo stesso campione iberico ha ammesso che non poteva esserci ottavo di finale più complicato. Sinner lo conosce bene, si sono allenati insieme a gennaio per preparare gli Australian Open e Sinner sembra aver appreso molto da quelle due sconfitte.
Nell’altoatesino c’è sempre maggiore consapevolezza dei propri mezzi, ha vinto proprio a Parigi il suo primo match al quinto set contro il francese Herbert e ha voglia di stupire. I numeri però sono impietosi: Nadal sulla terra rossa parigina ha disputato 105 incontri vincendone 103. Le uniche due sconfitte furono con lo svedese Robin Soderling nel 2009 al quarto turno e nel 2015 nei quarti contro Djokovic. Scalfire il re di Parigi sarà una impresa.
Berrettini-Federer
Finisce prima ancora di cominciare invece il match tra Berrettini e Federer. Sarebbe stato il terzo testa a testa tra i due dopo quello a senso unico a Wimbledon nel 2019 e quello più combattuto nel round robin dell’Atp Finals dello stesso anno. Il match è stato fin da subito a serio rischio. Il campione svizzero aveva infatti lasciato intendere la sua indisponibilità dopo la vittoria in quattro set su Dominik Koepfer.
E dopo qualche ora ha preso la decisione che gli amanti del tennis non avrebbero voluto sentire: “Dopo aver discusso con il mio team, ho deciso di ritirarmi. Dopo due operazioni alle ginocchia e più di un anno di rieducazione, è importante ascoltare il mio corpo e non affrettare il ritorno all’attività agonistica. Sono felice di aver vinto tre partite. Non c’è sensazione migliore di tornare in campo”, ha dichiarato l’elvetico la cui priorità resta Wimbledon, che inizierà il 28 giugno. Niente sfida al re dunque per Berrettini. Ora sta all’altra parte della Next Gen azzurra seguirlo ai quarti. Per un lunedì da sogno.
(LaPresse/di Luca Masotto)