NAPOLI – “Ho stima di Manfredi, umana e istituzionale, i rapporti devono essere sempre corretti, poi vediamo se le strade della politica ci tengono separati o meno. Per ora siamo separati”. Luigi De Magistris dice chiaramente quello che ormai la stragrande maggioranza dei cittadini di Napoli ha compreso: Gaetano Manfredi è il candidato a sindaco che rappresenta la perfetta continuità con l’amministrazione uscente, quella guidata appunto da De Magistris. L’annuncio dell’imminente accordo con Sergio d’Angelo, re delle cooperative sociali partenopee, e con il suo codazzo di esponenti dei centri sociali, è stato il primo segnale in tal senso.
Il secondo è il “per ora” pronunciato da De Magistris, in occasione della visita all’Acquario della Stazione zoologica Anton Dohrn, inaugurato ieri alla presenza dell’allegra compagnia arancione-bianconera (Manfredi è uno juventino sfegatato). Insieme all’ex ministro, il presidente della camera, Roberto Fico; il presidente della Regione, Vincenzo De Luca e, altro segnale, Alessandra Clemente, candidata a sindaco a sua volta come rappresentante dell’amministrazione uscente.
La Clemente potrebbe presto convergere su Manfredi, e così il cerchio si chiuderebbe: altro che rinnovamento, la coalizione-insalata che sostiene l’ex ministro altro non è che la prosecuzione dell’esperienza fallimentare del decennio targato De Magistris. Se Manfredi dovesse prevalere, i napoletani vedranno ancora al potere, dopo i fallimenti di questi anni, le solite facce: D’Angelo, la Clemente, gli attivisti del centro sociale Insurgencia. Una prospettiva apocalittica per i cittadini partenopei, soprattutto per quelli che pensavano che il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, non avrebbe mai dato il suo sostegno a una coalizione con l’impronta del sindaco uscente, con il quale i rapporti fino a pochi giorni fa erano tesissimi.
Tutto risolto: tra De Luca e De Magistris sembra sbocciato l’amore (in termini politici) e le nozze sono state celebrate proprio da Gaetano Manfredi, alla presenza tra l’altro di Fico, altro esponente politico vicinissimo ai centri sociali e al sindaco con la bandana. Del resto, il movimento politico del sindaco arancione si chiama DeMa: le iniziali di De Luca e Manfredi.