FIRENZE – ‘Notte prima degli esami’ cantavano alcuni degli Azzurri nel ritiro di Coverciano, come mostrato dalla docuserie ‘Sogno Azzurro’, e così deve sentirsi Manuel Locatelli. Il 23enne centrocampista del Sassuolo è uno dei tanti debuttanti della nazionale di Roberto Mancini ad un grande torneo internazionale come Euro 2020. Inevitabile che l’attesa, le speranze e la voglia di dimostrare di essere all’altezza sono tutti sentimenti che in queste ore rimbalzano proprio come un pallone nel cuore e nella mente di questi giovani azzurri. Alcuni di loro nel 2006 erano solo dei ragazzini quando Fabio Cannavaro alzò nel cielo di Berlino la Coppa del Mondo, l’ultimo grande successo della Nazionale.
Il sogno di Euro 2020
Poter solo provare a vivere quelle stesse sensazioni per i vari Locatelli, Barella, Berardi, Bastoni, Pellegrini e tanti altri, è come realizzare un sogno. “E’ una grande emozione essere qui, giocare queste competizioni è una cosa che sognavo da bambino. Non so se sarò titolare, ma cercheremo di farci trovare tutti pronti”, ha detto Locatelli intervenuto in conferenza stampa nel ritiro di Coverciano. “Rappresentiamo l’Italia e c’è una responsabilità bellissima che tutti vorrebbero prendersi, è motivo di orgoglio”, ha aggiunto. “Da ragazzo guardavo la nazionale con gli amici, so quanto sarebbe bello giocare. So quanto siamo privilegiati e daremo tutto per questa maglia”, ha detto ancora Locatelli.
Una vetrina importante per Locatelli
Appetito dai top club di mezza Europa, Juventus in primis, per Locatelli gli Europei sono una vetrina importante anche in chiave futura. “Il mercato? Sono solo chiacchiere, è la mia prima competizione importante, una cosa fantastica e sono concentrato solo su questo”, ha glissato. Per il mediano del Sassuolo è una sorta di rivincita per chi in passato non ha creduto in lui. “E’ una rivincita soprattutto per me stesso, perché quando vivi delle delusioni è importante dimostrare il proprio valore e rilanciarsi”, ha ammesso. Incalzato ancora sul sui futuro, alla fine Locatelli ha detto: “Dopo l’europeo dovrò prendere delle decisioni. Ne ho già parlato con Carnevali, sappiamo tutti quale sia la strada migliore per me”.
Sul suo percorso di crescita, Locatelli ha dichiarato: “Il rinvio di un anno degli Europei mi ha agevolato. Io mi sento più maturo e responsabile ma so che posso ancora migliorare nella capacità di segnare e nella concentrazione per tutti i novanta minuti, in particolare per l’ultima giocata”. Un aiuto potrebbe chiederlo ad uno dei suoi idoli. “De Rossi è sicuramente un riferimento, è stato un esempio. All’inizio avevo un po’ di soggezione a parlarci. E’ un privilegio averlo qui e parlarci, mi auguro di raggiungere i suoi livelli perché è stato un grandissimo giocatore”, ha rivelato Locatelli.
Le giovanili del Milan
A due giorni dalla gara contro la Turchia per il centrocampista cresciuto nel giovanili del Milan salgono sempre di più le possibilità di una maglia da titolare, viste le condizioni non ancora perfette di Verratti e Pellegrini. “La Turchia è una squadra importante, hanno giocatori importanti ma siamo consapevoli dei nostri mezzi”, ha detto Locatelli. “Sappiamo quello che dobbiamo fare, non sarà facile ma dobbiamo cercare di dare veramente tutto”, ha aggiunto. “Mi verranno i brividi nel sentire l’Inno, sarà qualcosa di fantastico con la mia famiglia allo stadio”, ha ammesso”. Sulla sua posizione in campo, invece, ha detto: “Mi trovo benissimo sia come nel Sassuolo quando giochiamo a 2 che anche davanti la difesa, posso dare sia equilibrio che andare avanti con la palla. Sono abbastanza duttile e il ruolo lo sceglierà il mister”.
Infine, il centrocampista azzurro ha parlato di due suoi compagni di reparto. “Jorginho e Verratti sono determinanti, una dote che invidio a Jorginho è la capacità di far giocar bene anche gli altri. Io sono diverso da loro due, ma ho altre qualità. Verratti è uno dei giocatori che in nazionale volevo vedere allenarsi, ho visto quanto è forte, con la sua capacità di saltare l’uomo che è una dote importante. Speriamo che recuperi perché più giocatori forti abbiamo e meglio è per tutti”, ha concluso Locatelli.
(LaPresse/di Antonio Martelli)