Funivia, Eitan esce dall’ospedale e torna a Pavia. Sopralluogo per il fascicolo della Corte dei Conti

È stato dimesso dal reparto Isola di Margherita dell'ospedale Regina Margherita, dove si trovava dopo le dimissioni dalla terapia intensiva i primi di giugno

Foto Ufficio stampa Polizia di Stato/LaPresse 23 maggio 2021 Stresa - Piemonte, Italia cronaca Precipita la funivia Stresa-Mottarone. Vigili del fuoco e soccorso alpino sul posto. Il cedimento della fune a 300 metri dall'arrivo in montagna. La cabina è precipitata in una zona impervia e boscosaDISTRIBUTION FREE OF CHARGE - NOT FOR SALE

MILANO – Dopo oltre due settimane con il fiato sospeso finalmente una buona notizia: il piccolo Eitan, l’unico sopravvissuto alla tragedia alla funivia del Mottarone, che il 23 maggio ha provocato la morte di 14 persone, è uscito dall’ospedale. È stato dimesso dal reparto Isola di Margherita dell’ospedale Regina Margherita, dove si trovava dopo le dimissioni dalla terapia intensiva i primi di giugno. Sono almeno 60 i giorni di prognosi per lui, che intanto è tornato a Pavia insieme alla famiglia. Accanto a lui la zia Aya, arrivata da Israele per stargli accanto e per seguirlo anche nel percorso di recupero.

Eitan torna a Pavia

“Non sappiamo ancora con certezza ma probabilmente sarà seguito sia a Torino che a Pavia” spiegano fonti dell’ospedale in merito al percorso che seguirà Eitan. Il bimbo ha saputo solo negli ultimi giorni della morte dei genitori. “Credo che dopo tanto clamore, dovuto alla comprensibilissima partecipazione di tutti noi al dolore di Eitan e della sua famiglia, adesso debba subentrare il silenzio” ha detto il sindaco di Pavia Fabrizio Fracassi. “Sono in stretto contatto con i suoi cari e anche da parte loro la richiesta di far calare l’attenzione è forte: me ne faccio portavoce – ha aggiunto – A Eitan, come Sindaco e come uomo, sono felice di poter dire: bentornato a casa”.

Il fascicolo

Intanto la procura di Verbania ha disposto l’accertamento irripetibile su pc, hard disk, pennette usb e telefoni per il 14 giugno, dandone comunicazione agli indagati e alle parti lese. La convocazione è per lunedì: a questo punto gli indagati noti restano Luigi Nerini, Gabriele Tadini ed Enrico Perocchio, perché solo a loro, e ai rispettivi legali, è stato notificato l’avviso. La procura d’altronde non ha mai nascosto che la linea dell’accusa va proprio in questa direzione e ha anche depositato l’appello al Tribunale delle libertà di Torino per ricorrere contro la decisione di mettere in libertà Nerini e Perocchio, presa dalla gip Donatella Banci Buonamici.

Gip che, però, non è più titolare del fascicolo e non deciderà sulla richiesta di incidente probatorio voluta dai legali di Tadini. Il tribunale ha infatti ridato il fascicolo alla gip Elena Ceriotti, “titolare per tabella”: decisione che ha creato scompiglio fino a Torino, dove il pg Enrico Saluzzo ci ha tenuto a specificare di non avere nulla a che fare con la scelta del tribunale verbanese.

Indagini

La bagarre però è arrivata fino al Csm. Il Consiglio superiore della magistratura ha infatti aperto una pratica sulla sostituzione della gip di Verbania, sulla quale era arrivata una richiesta dai consiglieri Sebastiano Ardita e Nino Di Matteo e dal gruppo di Magistratura Indipendente. Sarà comunque la nuova gip a dover decidere sull’incidente probatorio chiesto dall’avvocato Marcello Perillo: i tempi, però, non sono chiari.

In vetta al Mottarone non si fermano i sopralluoghi, l’ultimo giovedì mattina, questa volta dall’Esercito. È infatti il Genio militare a essere stato delegato dalla procura della Corte dei Conti di Torino, guidata dal procuratore Quirino Lorelli, a effettuare i sopralluoghi per stabilire l’eventuale danno erariale subito dall’Ente pubblico interessato. Non è però ancora chiaro se la funivia appartenga al Comune di Stresa o alla Regione.

(LaPresse/di Camilla Cupelli)

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