NAPOLI – La gara a chi mette i piedi in più scarpe, nascondendosi sotto il non-simbolo del ‘civismo’ tra Gaetano Manfredi e Catello Maresca continua. Mentre il candidato Pd-5 Stelle apre a chiunque, dai centri sociali al forzista Stanislao Lanzotti e si barcamena tra il tiepido tifo juventino e la speranza di uno scudetto del Napoli, il magistrato che non voleva i simboli di partito si sbilancia in un clamoroso plauso niente meno che a Silvio Berlusconi. “Mi ha chiamato qualche volta. Di recente meno per i suoi problemi di salute e ovviamente gli faccio tutti i miei auguri. E un grande imprenditore e credo che il Paese abbia ancora bisogno di una persona come lui in prima linea. La Costituzione ci impone un principio di non colpevolezza fino a sentenza passata in giudicato, credo che il presidente Berlusconi abbia una sola condanna passata in giudicato ma credo che sia ancora pendente il ricorso alla Corte Europea”. Nonostante una ‘sola’ condanna, Maresca si unisce al coro di chi sostiene il sogno dell’ex premier di diventare Capo dello Stato, mentre dopo qualche minuto dichiara di stare “dialogando sia con forze del centrodestra che anche con persone moderate del centrosinistra. Credo che le risorse siano equilibrate. In questo momento l’ideologia principale è quella di risolvere i problemi delle persone per migliorare la qualità della loro vita”. Naturalmente le parole su Berlusconi hanno scaldato il cuore di azzurri della prima ora come Fulvio Martusciello, ma hanno avuto come effetto quello di vedere un Maresca senza maschera, che non parla più da civico, ma da candidato di centrodestra. Definizione che ha detto di non gradire, ma che diventa quasi obbligata dopo un applauso di questo tipo al capo storico della coalizione. O semplicemente il pm anticamorra in cambio del sostegno del Cav si è lanciato in questo endorsement quasi impronosticabile. Un assist a chi gli vuole appiccicare addosso quella etichetta che non voleva e che ora si è stampato sulla fronte, nonostante dica di non volerla sulla scheda elettorale. E Luigi De Magistris non si fa sfuggire l’occasione di sottolinearlo, tra un incontro politico e l’altro con i capibastone della Calabria: “Sentire il candidato a sindaco di Napoli Maresca, noto alle cronache come pm anticamorra, dire che il Paese ha bisogno di Berlusconi credo convinca una volta per tutte che di civico questo magistrato in aspettativa candidato non ha davvero nulla. Non ha bisogno nemmeno di mettersi la maschera”. La corsa di Manfredi e di Maresca in questa prima fase di campagna non sembra altro che una caccia al sostegno di chiunque possa portare voti, nascondendosi dietro un civismo di maniera destinato a lasciare spazio alle armate partitiche. Con Berlusconi che sogna e sorride. E si ritrova esaltato dalle toghe con le quali per una vita si è battuto.
Il pm Maresca ‘santifica’ Berlusconi
Clamoroso endorsement del magistrato anticamorra al Cav che sogna il Quirinale. “L’Italia ha bisogno di lui, a suo carico una sola condanna”, il plauso che gli garantisce l’appoggio. E Manfredi a bordo carica pure gli esuli azzurri