Napoli – Blitz a Secondigliano contro il gruppo Abbinante, cinque persone finiscono in carcere. E’ quanto risulta dopo l’operazione messa a segno all’alba di ieri dalla polizia che nell’area nord di Napoli ha eseguito un decreto di fermo disposto dall’Antimafia nei confronti di altrettante persone accusate di associazione a delinquere di stampo mafioso. Destinatari del provvedimenti Arcangelo Abbinante (figlio di Guido), Raffaele Abbinante, Antonio Abbinante, Antonio Esposito e suo cognato Salvatore Monriale. Un fermo è stato effettuato nel rione Don Guanella. Nel quartiere sono state cinturate tutte le palazzine popolari con diverse pattuglie ed è stato impiegato anche un elicottero. Per l’operazione sono state impiegate decine di unità della Questura di Napoli, con l’operazione – scattata intorno alle 6,30 – giunta a conclusione di un’accurata attività d’indagine portata avanti dalla Squadra Mobile.
I decreti emessi dalla Dda partenopea avranno oggi già un primo seguito con l’udienza di convalida: assistiti dai proprio legali di fiducia, gli indagati dovranno difendersi dalle pesanti accuse contenute nel provvedimento. I cinque erano tutti liberi eccetto Antonio Abbinante, sottoposto ai domiciliari. Si tratta di un blitz i cui dettagli restano ancora tutti da chiarire che probabilmente verranno resi noti questa mattina. Il clan Abbinante, un tempo vicino ai Di Lauro prima di ‘aderire’ alla ‘scissione’ degli spagnoli è ritenuto dagli investigatori uno dei punti di riferimento per quanto riguarda il business della droga a Napoli, con la gestione di diverse piazze di spaccio.
Non è da escludere che tra i reati contestati nel decreto di fermo possa esserci anche qualche episodio – nello specifico – da ricondurre ai contrasti sorti su Scampia. Sono stati numerosi i collaboratori di giustizia negli anni hanno parlato del clan Abbinante nel corso dei vari processi ed alle vicende di camorra susseguitisi negli anni, ai quali, da ieri, si aggiunge un nuovo tassello.