Expo, Sala e Paris prosciolti: altri imputati rinviati a giudizio

Milano, 29 set. (LaPresse) – Il gup di Milano Giovanna Campanile ha prosciolto il sindaco Giuseppe Sala dall’accusa di abuso d’ufficio in relazione alla fornitura di 6 mila alberi per il sito di Rho Pero. Prosciolto anche l’ex manager di Expo Angelo Paris per la medesima accusa “perché il fatto non sussiste Tutti gli altri 6 imputati invece sussiste”. Tutti gli altri 5 imputati, invece, sono stati rinviato a giudizio.

L’ex manager di Expo Angelo Paris, invece, è stato rinviato a giudizio per l’accusa di falso e il processo per lui e per gli altri imputati Piergiorgio Baita, ex ad della Mantovani, e per l’ex dg di Infrastrutture Lombarde, Antonio Rognoni, si aprirà il prossimo 7 giugno davanti alla decima sezione penale di Milano. Il processo a carico di Franco Morbiolo, ex presidente della Coveco, consorzio di Coop rosse del Veneto, per l’architetto Dario Comini e per lo stesso Baita oltre che per le due società Coveco e Mantovani Spa, invece, si aprirà il prossimo 11 ottobre a Como.

Sala, dunque, dovrà affrontare un solo processo legato ad Expo: quello per l’accusa di “falso materiale e ideologico” mossagli dalla procura generale per la retrodatazione del verbale che il 30 maggio 2012 permise di cambiare in corsa due degli commissari della della gara per la Piastra, risultati incompatibili, senza dover rifare l’intera procedura, con il rischio di non riuscire a ultimare i lavori entro il 1 maggio del 2015, quando Expo ha aperto i cancelli.

Il processo a carico del primo cittadino, che ha scelto il rito immediato, prenderà il via il 15 maggio prossimo e con ogni probabilità vera riunito a quello a carico dell’ex manager di Expo Angelo Paris e degli altri imputati, che prenderà il via il prossimo 7 giugno davanti ai giudici della decima sezione penale di Milano.

La procura generale aveva avocato a sè il fascicolo relativo alla Piastra di Expo a fine 2016, dopo che i pm Roberto Pellicano, Paolo Filippini e Giovanni Polizzi avevano chiesto l’archiviazione per l’intera vicenda, richiesta poi respinta dal gip Andrea Ghinetti.

Anche i nuovi rappresentanti dell’accusa, il pg Felice Isnardi, che poi é andato in pensione ed é stato sostituito dai colleghi Vincenzo Calia e Massimo Gaballo, non avevano dato ha lettura univoca della vicenda legata alla fornitura degli alberi. In un primo tempo avevano contestato una tentata “turbativa d’asta”, poi archiviata e sostituita da una contestazione di abuso d’ufficio in concorso con l’ex manager di Expo Paris. Ipotesi che era già stata contestata a Paris alcuni mesi fa, ritenendo però che avesse “omesso di riferire a Sala le violazioni” del codice degli appalti alla base del presunto abuso d’ufficio.

Per la vicenda degli alberi, Sala aveva anche ricevuto un invito a dedurre da parte della Procura della Corte dei Conti lombarda, che ipotizzava un danno erariale di 2,2 milioni di euro. “C’é un invito a dedurre – ha spiegato l’avvocato Stefano Nespor, che difende il sindaco con il collega Salvatore Scuto – e si tratta di un passaggio precedente rispetto a un procedimento. Abbiamo già risposto e si tratta adesso di vedere se si aprirà un procedimento o meno, ma credo che con questa decisione (del gup Campanile che ha prosciolto Sala e Paris) anche quello andrà a cadere”, ha concluso il legale.

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