De Lorenzo (Leu): “La priorità è lo stop ai licenziamenti”

Rina Valeria De Lorenzo

Lo stop ai licenziamenti va prorogato in extremis e l’alleanza per le Comunali di Napoli sarà la condizione per aprire una nuova epoca per la città. Lo dichiara a “Cronache” la deputata di Leu Rina Valeria De Lorenzo.

A distanza di diversi mesi, qual è il suo bilancio del governo Draghi, considerato che il rischio di una pesante crisi economica-sociale e occupazionale non è stato sventato?

Sono stati mesi difficili, scanditi dal ritmo della pandemia, con l’esecutivo e il Parlamento che hanno dovuto occuparsi prevalentemente della gestione della crisi sanitaria del Paese tutelando le famiglie, le imprese e i lavoratori con interventi mirati a sostegno delle fasce più colpite dall’emergenza economica. Ora va concentrato ogni sforzo per garantire una proroga allo stop ai licenziamenti in scadenza il 30 giugno. Si tratta di un atto dovuto per scongiurare una crisi occupazionale che coinvolgerebbe migliaia di lavoratori. Il governo è al lavoro per interventi straordinari di sostegno e reinserimento per chi verrà licenziato. Anche il Recovery Plan contiene una piattaforma sugli interventi sociali con una previsione di quasi 9 miliardi di euro per riqualificare 3 milioni di lavoratori entro il 2025 di cui il 75% donne, under 30, disoccupati di lunga durata e disabili. La riforma delle politiche attive del lavoro è uno dei pilastri del Pnrr.

Napoli è l’unica grande città al voto in cui si ripete l’alleanza giallorossa. Quale sarà il contributo di Leu?

Napoli è la città dell’accoglienza e della tolleranza, la città della bellezza, con problemi storici irrisolti dopo un decennio di amministrazione a guida De Magistris. Le risposte ai tanti problemi di una città maltrattata e offesa dall’indifferenza e dalla latitanza delle istituzioni sono state del tutto insufficienti. Da parlamentare ho provato a traferire in Parlamento le problematiche irrisolte della città e dei cittadini con cui occorre ristabilire un dialogo. Con i giovani, con l’associazionismo, con il mondo del lavoro e della cultura bisogna stringere un’alleanza civica per rifondare una nuova città, una Neapolis del terzo millennio che garantisca a tutti i cittadini, nessuno escluso, i diritti civili e sociali troppo spesso negati: dall’istruzione, alla mobilità sostenibile, alla salute, alla sicurezza.

Laddove perdeste le elezioni, crede che il ‘laboratorio’ giallorosso fallirebbe?

Il progetto per una città nuova non fallirà perché incontrerà le energie delle donne e degli uomini che credono nella sua rinascita, che hanno fame e sete delle sue bellezze. Gaetano Manfredi saprà farsi regista ed interprete della cittadinanza partecipata, del civismo sano e nobile che coinvolge ciascuno di noi nella costruzione di una città a misura d’uomo, impegnata nella lotta alle diseguaglianze sociali, alla dispersione scolastica, alla tutela del patrimonio artistico e architettonico. È necessario avviare una nuova stagione di governo della città orientata alla partecipazione dei cittadini per ricompattare un tessuto sociale che da decenni ha subìto strappi.

Il ministro Speranza a Napoli per sostenere Manfredi. Il fatto che sia un ministro tanto ‘criticato’ non rischia di rivelarsi un boomerang in termini di consenso?

Gli attacchi al ministro Speranza sono frutto di demagogia e populismo. La tutela della salute dei cittadini e l’osservanza del principio di precauzione sono stati i cardini della politica del governo che ha seguito le indicazioni degli esperti del Comitato tecnico scientifico. Chi grida al sopruso liberticida per il lockdown dimentica che il nostro Paese ha pagato un prezzo altissimo in termini di vite umane con oltre 127.000 morti per Covid-19.

Leu sarà presente con liste proprie? Quale dovrebbe essere il profilo dei candidati? Civico e politico o solo politico?

C’è una grande aspirazione al cambiamento, al rinnovamento, alla cura della città che parte dall’attenzione agli aspetti della vita sociale: lavoro, scuola, istruzione mobilità, ambiente, sicurezza. Manfredi ha lanciato una sfida ambiziosa candidandosi, chiamando a raccolta le forze migliori e i giovani della città. Seguendo questo appello costruiremo una classe dirigente nuova, aprendo uno spazio di rappresentanza politica espressione della società civile.

Diego Semola

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome