Covid, contagi in aumento in Europa. Oms: “Rischio nuova ondata”. Kluge: “Incremento del 10%”

A far scattare l'incremento contribuiscono viaggi, assembramenti e allentamento delle restrizioni

Hans Henri Kluge (AP Photo/Petros Giannakouris)

ROMA – “Casi in aumento in Europa dopo due mesi di calo. C’è il rischio di una nuova ondata a meno che non rimaniamo disciplinati”: è l’allarme lanciato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) dopo l’incremento nell’ultima settimana dei contagi nel Vecchio continente. “Questo sviluppo – ha dichiarato il direttore dell’Oms Europa, Hans Henri Kluge – arriva nell’ambito di una situazione in rapida evoluzione con la variante Delta che preoccupa e in un’area nella quale, nonostante i notevoli sforzi degli Stati membri, milioni di persone non sono ancora vaccinate. La settimana scorsa – ha continuato – il numero di casi è aumentato del 10% a causa di un aumento di viaggi, assembramenti e allentamento delle restrizioni. Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha stimato che entro la fine di agosto la variante Delta rappresenterà il 90% dei nuovi casi di Covid-19 nell’Unione europea. Il 63% sta ancora aspettando la prima dose e le restrizioni saranno sempre meno, mentre aumenteranno viaggi e assembramenti”.

Controllo degli spostamenti

Catherine Smallwood, funzionario della Oms europea ha sottolineato come bisognerà porre più attenzione per gli incontri di Euro 2020: “L’Organizzazione Mondiale della Sanità sollecita anche un migliore monitoraggio degli spettatori degli Europei di calcio, alla luce dell’andamento dei contagi da Covid” e sollecita a “guardare oltre gli stadi” invitando le città dove di disputeranno gli incontri ad essere più severe nei controlli prima e dopo la partita per quanto concerne anche gli spostamenti dei tifosi.

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