Milano, 30 mar. (LaPresse) – Crolla il consumo di carne di agnello in occasione di Pasqua. Lo afferma il Codacons, che sta monitorando i consumi delle famiglie durante la festività. Quest’anno, in occasione del tradizionale pranzo di Pasqua, sulle tavole degli italiani finirà il 10% di agnello in meno, una contrazione dei consumi che avviene nonostante i prezzi per tale carne risultino in calo del -5% rispetto allo scorso anno, spiega il Codacons. Meno di 5mila tonnellate di agnello saranno consumate durante la Pasqua, confermando la tendenza delle famiglie a sostituire la carne ovina con pollo, tacchino e maiale. Una scelta su cui pesano le tante campagne di sensibilizzazione avviate negli ultimi anni dagli animalisti e che hanno modificato le abitudini degli italiani. Più carne bianca e maiale e sempre meno agnello, quindi, ma non mancheranno salami e la classica corallina: in base alle stime del Codacons, 13.000 tonnellate di salumi e insaccati saranno consumate in Italia tra Pasqua e Pasquetta.