L’intervista. Fioramonti: “Sul Ddl Zan triste balletto da parte di Renzi e Grillo”

L’ex ministro: “Del Movimento 5 Stelle restano solo macerie, sono attaccati alla poltrona. Di Conte sappiamo che è popolare ma non abbiamo idea delle sue posizioni politiche”

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse Nella foto l'ex Ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti

NAPOLI – Scuola, giustizia, ddl Zan: la politica divisa in tifoserie non affronta le questioni nel merito. Ne è certo l’ex ministro dell’Istruzione, ex grillino ora deputato di Facciamo Eco, Lorenzo Fioramonti.

Onorevole, preoccupa il rientro a scuola dei ragazzi previsto per settembre. Ancora nessun piano da parte del governo per garantire la riapertura in sicurezza. Il governo Draghi come il governo Conte?

La situazione è ancora estremamente delicata, questo governo non sta facendo più del precedente, ma col decreto Sostegni che votiamo domani (oggi per chi legge ndr) apportiamo una buona novità: grazie a due articoli presenti nel testo gli insegnanti di sostegno potrebbero essere in cattedra già dal primo settembre. Questa è la sola novità, per il resto è chiaro che l’apertura continua ad essere una grande incognita anche perché mancano quasi un quarto di insegnanti da vaccinare.

Neanche per i minorenni è prevista la vaccinazione. Che ne pensa?

Io sono contrario alla vaccinazione ai bambini. Si deve insistere sulle scuole a dimensione di bambino garantendo, per esempio, il distanziamento attraverso aule con maggiore spazio per evitare che il Covid o altre patologie cui siamo soggetti possano circolare. Questa è una questione centrale. Mi rifiuto di pensare che con 200 mld in più di deficit a cui si aggiungono i miliardi che arriveranno non si riesca a risolvere il problema degli spazi, delle classi e degli insegnanti di ruolo.

Tra i temi caldi c’è la riforma della giustizia. Qual è la sua posizione sul ‘Lodo Cartabia”?

La mia posizione è semplice: servono processi rapidi e sicuri nell’interesse della giustizia e delle persone coinvolte. Ho sempre avuto il timore che eliminando la prescrizione si verificasse un allungamento dei tempi dei processi e non una riduzione. In passato mi ero espresso in favore del “Lodo Conte” che prevedeva che la prescrizione si bloccasse solo dopo il primo grado di giudizio dinanzi ad un giudizio di colpevolezza. E’ paradossale che una persona resti imprigionata in un processo mai iniziato oppure giudicata innocente in primo grado un tempo indefinito. Trovo che le lungaggini processuali incidano profondamente su chi vorrebbe investire in Italia. La riforma Cartabia non mi piace molto, preferivo il lodo Conte, ma c’è da dire che nessuna delle due proposte accorcia realmente i tempi della giustizia.

Diritti civili: Renzi ha proposto di aprire alla richiesta di modifiche della Lega, Fi e Fdi. Pensa che il testo verrà approvato?

Secondo me il testo in Senato e verrà approvato perché è molto sentito così come il dibattito che si è creato nel Paese. Renzi è un disperato che la spara grossa, un po’ come Grillo che mette in scena il tristissimo balletto della politica. Noi di Facciamo Eco abbiamo detto che sulle categorie di genere e sull’educazione alla sessualità nella scuola abbiamo qualche perplessità. Peccato che in Italia non si guardi nel merito ma da tifosi. Retrogradi o oltranzisti e chi solleva dubbi su questioni specifiche nell’interesse della legge viene considerato del campo avverso. Continueremo a sollevare perplessità ma voteremo il Ddl Zan. Dal mio punto di vista sarebbe stato più bello avere un dibattito serio in merito.

Ha parlato di Grillo e della ritrovata sintonia con Conte. Tra continui cambi di rotta cosa resta del M5S di cui lei un tempo faceva parte?

Secondo me restano solo macerie perché hanno dimostrato di essere attaccati a loro destino politico e a nient’altro. Io sono favorevole alle correnti e ai congressi dove ci si scanna, ma su questioni di principio politiche importanti. Ma Grillo e Conte su cosa si sono confrontati? La politica non è più sui temi, ma su chi fa più like. Grillo ha detto di Conte prima che era l’elevato poi che era un incapace e ora dice che guiderà partito. E’ in fase di intossicazione. Per quanto riguarda Conte, non ci ha detto cosa pensa delle questioni politiche. Di lui sappiamo solo che è popolare, ma non cosa pensa di scuola, politica estera, ambientale e sulle questioni di genere. Questo è un problema. Conte sulla riforma Cartabia che posizione ha? E sul Ddl Zan è contrario o favorevole? Dovrà fare delle scelte vere, tirare fuori le idee e, quando lo farà si scontrerà con la realtà che non è una diretta sulla pagina Facebook gestita da Casalino.

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