Comunali a Napoli, è guerra per le briciole nei Cinque stelle

Incontro convocato dai fichiani col Pd all’oscuro dei parlamentari: si tratta per le poltrone

Foto LaPresse/Alberto Gandolfo

NAPOLI (Anastasia Leonardo)- I fichiani napoletani continuano a fare il bello e il cattivo tempo in vista delle Amministrative di ottobre nel capoluogo campano. Della riunione di ieri con il Pd all’Hotel Terminus, molti parlamentari erano all’oscuro così come lo sono del lavoro che si sta facendo sulla lista da presentare in sostegno del candidato giallorosso Gaetano Manfredi e di quelle per le Municipalità. Stando a voci interne al M5S la riunione di ieri, e quelle che seguiranno, serviranno a definire a quali dei partiti della coalizione spetterà, in caso di vittoria, proprio la guida delle Municipalità. Per evitare problemi a campagna elettorale avanzata, meglio procedere con le ‘spartizioni’ prima. I grillini pare che, ad oggi, siano fortemente interessati alla II Municipalità a cui sembra essere collegata la candidatura del consigliere uscente Lorenzo Iorio. Ma, anche il Pd vorrebbe piazzare un proprio uomo nella stessa casella. Urge un accordo al più presto perché la composizione delle liste e la loro competitività dipenderà dalle ‘quote’ che verranno decise.

Ad oggi, off records, i pentastellati che si chiedono su chi ‘gli alfieri della campagna elettorale’, come li ha definiti Giuseppe Conte, i deputati Gilda Sportiello, Alessandro Amitrano e Salvatore Micillo con la capogruppo dimaiana in consiglio regionale Valeria Ciarambino, vogliono puntare per ottenere un risultato elettorale a doppia cifra. Ciò che viene messo in dubbio è il radicamento di questi e la loro capacità di individuare la rosa di nomi migliore. “Valeria è l’unica ad avere il polso della situazione – hanno sussurrato gli indiscreti – Ma questo non basta. Se continuano a non coinvolgerci ci sfiliamo dalla campagna elettorale”. E questo sarebbe un bel problema non solo per il Movimento, ma per l’intera coalizione.

I fichiani hanno tirato un sospiro di sollievo grazie alla pace armata siglata da Conte e Beppe Grillo perché questo gli consente di continuare a gestire il M5S all’ombra del Vesuvio come se fosse un piccolo feudo, almeno fino alle elezioni. I ‘signorotti’ hanno il potere di decidere chi avrà la possibilità di giocarsi l’elezione a Via Verdi, perché ad oggi nessuno parla di votazioni online per consentire alla base di scegliere i propri rappresentanti. Ai dimaiani va bene così, del resto le ripercussioni legate alla ricucitura tra Beppe e Giuseppi su Napoli sono minime, è a Roma che c’è da preoccuparsi. Prima le correnti maggioritarie interne al Movimento erano le loro, adesso se ne aggiunge una terza che è proprio quella dei contiani guidati dalla senatrice Paola Taverna che alla Camera, ma soprattutto al senato chiederanno qualcosa in più della sola rappresentanza tra gli scranni parlamentari. Se i due big campani, Fico e Di Maio vogliono continuare ad avere vita politica facile, conviene portare a casa un risultato importante a Napoli, unica grande città dove l’accordo giallorosso viene riproposto e dove Conte ha già fatto la prima comparsata. Per questo serve puntare sulle caselle giuste, ossia sui quartieri in cui presumibilmente il Movimento può ottenere il risultato migliore, e presentare liste per le Municipalità che in qualche modo rafforzino la lista per il Comune che, ad oggi, viste le premesse, difficilmente farà il botto. Sempre stando a indiscrezioni, il fatto che tra i primi nomi che circolano ci sia quello di Gennaro Luca Capriello che nel 2016 intentò causa contro Fico nel 2016 proprio in occasione delle ultime Amministrative, dimostra che ‘gli alfieri’ grillini sono in difficoltà e continuando a non coinvolgere i colleghi parlamentari, le cose non miglioreranno.

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