CASERTA – “Abbiamo incontrato il presidente Mario Draghi e abbiamo riscontrato una sensibilità da parte sua. Ci ha detto che è dalla parte dei lavoratori, che il comportamento dell’azienda è stato indecoroso e che si farà carico di trovare una soluzione. Noi gli abbiamo detto che bisogna ritirare la procedura di licenziamento perché non si può ragionare con una pistola puntata, che devono preservare gli accordi istituzionali per garantire l’autorevolezza del paese e di tutti gli accordi anche futuri, e che qualsiasi soluzione industriale non può far lavare le mani a Whirlpool. Una multinazionale non può pensare di prendere i soldi e di scaricare poi il problema sui lavoratori e sulle istituzioni”. È quanto sottolineato dalla delegazione dei lavoratori Whirlpool, formata Rosario Rappa, segretario generale Fiom Napoli, Antonio Accurso, segretario generale aggiunto Uilm Campania e Raffaele Apetino, Segretario generale Fim-Cisl Campania, che ha incontrato il premier Mario Draghi nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, dopo le proteste e il blocco stradale all’esterno del penitenziario casertano.
Il presidente “ci ha detto che è stato un incontro molto utile, verificheremo se utilizzerà la sua autorevolezza per trovare una vera soluzione industriale per questa vertenza che va avanti da due anni. Draghi ci ha garantito – aggiungono – che già in serata avrebbe provato a interloquire con l’azienda e con il ministro per lo Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, sulla sospensione della procedura. E’ il terzo presidente che abbiamo incontrato e tutti ci hanno detto le stesse cose. Dopo 24 mesi per noi c’è bisogno di concretezza”.
LaPresse