Addio a Libero De Rienzo. Franceschini: “Perdiamo un giovane talento”

Quarantaquattro anni fuori dagli schemi, fuori dal jet-set. Con un talento straordinario, a volte forse non valorizzato come avrebbe dovuto. Se ne va così Libero De Rienzo, trovato senza vita nella sua casa di Roma. Un malore, pare, probabilmente un infarto. Per chiarire le cause della sua prematura scomparsa la procura di Roma ha aperto un fascicolo e disposto l'autopsia.

Foto Virginia Farneti / LaPresse

TORINO – Quarantaquattro anni fuori dagli schemi, fuori dal jet-set. Con un talento straordinario, a volte forse non valorizzato come avrebbe dovuto. Se ne va così Libero De Rienzo, trovato senza vita nella sua casa di Roma. Un malore, pare, probabilmente un infarto. Per chiarire le cause della sua prematura scomparsa la procura di Roma ha aperto un fascicolo e disposto l’autopsia. Ma, qualunque sia il motivo, la sua morte ha lasciato sgomento il mondo dello spettacolo. E anche i fan. Forse neanche lui pensava o sapeva di averne così tanti, di essere così amato, di essere entrato nella vita di molti, soprattutto di una generazione che si è identificata con alcuni dei personaggi più iconici da lui interpretati. Come Bart, il 30enne svogliato e sarcastico di ‘Santa Maradona’, spalla di Stefano Accorsi ma diventato, nell’immaginario comune, praticamente il protagonista. O in ‘Fortapasc’ Giancarlo Siani, il giornalista ucciso dalla Camorra. E ancora in ‘Smetto quando voglio’ Bartolomeo, l’economista che cerca di applicare al poker le sue abilità nel calcolo matematico.

E se i fan lo piangono postando alcune delle sue battute più celebri, il mondo della cultura e dello spettacolo non è da meno. Fra i primi, il ministro Franceschini “La notizia della morte improvvisa di Libero Di Rienzo è terribile e ci lascia tutti senza parole. Perdiamo un giovane talento, un protagonista del cinema italiano che già aveva visto riconosciuta la sua arte con la doppia vittoria del David di Donatello nel 2002 e nel 2006. Il mondo della cultura italiana si stringe con affetto e cordoglio alla sua famiglia, ai suoi piccoli figli, alla moglie e a tutte le persone che lo hanno amato, stimato e apprezzato”. Poi, a seguire, il ‘mondo’ napoletano, di cui faceva parte per nascita, anche se un po’ romano e un po’ torinese d’adozione. Il Napoli calcio, il sindaco de Magistris, il governatore De Luca, il sindaco di Proceda Ambrosino. Tutti a lodare il suo enorme talento. E, ovviamente, i colleghi e amici che con lui hanno condiviso i set. A partire da Stefano Accorsi: “Che dolore Picchio. Mi stringo alla tua famiglia”. E Vanessa Incontrada, con lui in ‘A/R Andata + Ritorno’: “Solo ora leggo ciò che non avrei mai pensato di leggere… Liberoooooo io sono senza parole, senza fiato mentre mi stanno preparando sul set… le mie lacrime scendono senza riuscire a fermarsi… cosa devo dire.. niente solo piango per te. Ti voglio bene e te ne ho sempre voluto”. E ancora, l’amico Edoardo Leo: “Ora mi viene in mente solo quanto mi hai fatto ridere e divertire. Nient’altro. È l’unica cosa a cui penso. A quante risate irresistibili ci siamo fatti insieme. Riposa in pace Picchio. È stato bello fare un lungo pezzo di strada con te”.

LaPresse

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